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In questo numero si parla di Apple Car e Nike. Poi qualche link a strumenti e notizie interessanti ed infine una bella chiacchierata con Leonardo Olivito su video e Motion Graphics, due strumenti fondamentali per comunicare oggi.
Si torna a parlare di Apple Car
Recentemente è riapparso tra le news il progetto Titan ed improvvisamente si è tornati a parlare di Apple Car. Pare che Apple abbia ripreso in mano il progetto che era stato avviato in pompa magna nel 2014 e che pareva abbandonato da tempo. La news interessante, almeno stando alle voci, è che Apple abbia in mano qualche innovazione che renderebbe la sua auto unica sul panorama mondiale. Altrimenti, che si presenta a fare? Ci sono già ottimi player sul mercato a partire da Tesla.
A proposito, non so se lo sapete, ma qualche anno fa Elon Musk aveva proposto l’acquisto della sua azienda (a prezzi stracciati) ad Apple. Tim Cook, però, non aveva accettato l’incontro.
Elon Musk has said he contacted Apple Inc’s Tim Cook “during the darkest days of the Model 3 program” to discuss the possibility of Apple buying the Tesla electric car company for “1/10th of our current value … He [Cook] refused to take the meeting”
Tornando ad oggi, si vocifera che Apple fosse in trattativa con Hyundai per produrre l’auto nell’impianto che la casa giapponese ha in Georgia ma, appena è uscita la voce, le quotazioni di Hyundai sono schizzate in alto e la casa automobilistica ha dovuto emettere un comunicato stampa per dire che no, non erano in trattativa con Apple. Questo “intoppo” ha fermato momentaneamente le trattative. Il problema è che Apple non ha molti potenziali produttori a cui bussare. Conoscendo le rigidissime linee guida a cui Apple sottopone i suoi fornitori, c’è da capirlo.
Ma quali sarebbero le caratteristiche di questa fantomatica Apple Car?
La vettura dovrebbe avere una velocità massima di 257 km/h che la pone nella fascia delle auto sportive (quindi non produrrà una citycar), inoltre, le voci dicono che dovrebbe avere un’autonomia di almeno 480 km ed infine, la novità più interessante è che l’auto potrebbe essere caricata all’80% in soli 18 minuti o forse anche meno, diminuendo di molto il tempo della ricarica standard e portandola quindi al livello di una sosta “tradizionale” per fare benzina.
Chicca finale potrebbe essere la customer experience. Se c’è una cosa che sanno fare bene in Apple sono le interfacce e la progettazione dell’esperienza d’uso. Alcuni osservatori raccontano che la vera rivoluzione starebbe nell’interfaccia di controllo dell’auto che potrebbe essere radicalmente diversa.
Non so immaginarmi un’interfaccia radicalmente diversa ma, pensando alle interfacce che hanno inventato, potrebbe essere qualcosa di interessante.
E voi comprereste una Apple Car? Scrivetelo nei commenti.
Questo post mi ha dato l’ispirazione per scrivere un articolo sulla rivoluzione in atto nel settore auto e sul perché Apple potrebbe essere interessata ad un mercato che a prima vista non sembra appetibile: maturo, capital intensive, ben affollato e a marginalità non elevata.
Ve lo presenterò la prossima settimana.
Nike punta dritta verso il D2C
Una dei cambi di strategia (e business model) più interessanti degli ultimi anni è quello perseguito da Nike. Nel 2018 l’azienda ha presentato una nuova strategia che puntava moltissimo sul D2C (Direct to Consumer), cercando quindi una relazione diretta con il proprio pubblico di riferimento.
👉 Conseguenza naturale di questa strategia era la razionalizzazione della rete di distribuzione e il progressivo abbandono di molti retailer al fine di concentrarsi sempre più su alcuni partner specifici.
In sostanza, l’idea di Nike, specialmente per quanto riguarda il mondo sneakers (più lifestyle e redditizio), è quella di segmentare su tre livelli: il basso/medio di gamma presso i distributori globali (es. Footlocker). Qui trovate i modelli più diffusi, quelli meno costosi e alcune collezioni di richiamo (special editions), magari realizzate ad hoc per dare stimolo al mercato. Poi al secondo livello troviamo la propria rete di negozi, dove si trovano modelli più importanti e tecnici, oltre a numerosi modelli introvabili in altri canali. A questo livello si trovano anche alcuni retailer specializzati sulle sneaker lifestyle. Infine il livello top, che si trova solo sull’app con continui lanci di collezioni esclusive e varianti particolari, rilasciate in pochissimi esemplari. Alcuni di questi modelli vanno anche sui negozi di proprietà e su retailer del mondo moda / lusso o specializzati in sneaker di alta gamma.
Il piano presentato da Nike prevedeva di raggiungere il 30% di penetrazione digitale entro la metà del 2024. A quel tempo, l'obiettivo pareva molto ambizioso anche se il commercio digitale era già in ottima crescita e lasciava presagire una continuita negli anni successivi.
Poi è arrivato il Covid e le vendite online sono esplose.
Oltre all’e-commerce nike.com, le vendite sono concentrate nell’app SNKRS che è dedicata alla vendita di sneaker agli appassionati e sfrutta ampiamente la tecnica del “drop”. Questa tecnica, inventata da Supreme (qui un mio articolo sull’incredibile storia di Supreme), consiste nel continuo rilascio di modelli di sneaker in edizione limitata. Solo pochi possono acquistarle e questo crea un forte effetto FOMO “Fear Of Missing Out” che spinge all’acquisto e fa sì che le scarpe vadano esaurite in pochi minuti.
👉 Quindi, se volete delle scarpe belle e particolari, scaricate l’app SNKRS.
💥 Giusto per fare un esempio, recentemente 23.000 Air Jordan 1 (tra $ 90 e $ 170 al paio) sono state messe in vendita e sono andate esaurite ... un minuto prima del lancio. 🤪 Immaginate il business che sta facendo Nike con questo modello.
Nel giugno 2020 il CEO di Nike ha detto che l’azienda avrebbe raggiunto l’obiettivo con due anni di anticipo e che avrebbero alzato l’aspettativa sulla percentuale di penetrazione digitale, portandola al 50% .
In pratica Nike è riuscita, anzi sta riuscendo, visto che non ha ancora finito, a portare avanti con successo una trasformazione digitale certamente tra le più ambiziose mai tentate nel suo settore.
Un paio di numeri interessanti:
Secondo quanto dichiarato dai report, l’app SNKRS (quella dedicata alle sneaker di alta gamma e alle collezioni speciali, ovvero quella con cui fa soldi) è stata scaricata circa 500 milioni di volte .
Nike ha aggiunto 70 milioni di fan digitali durante la pandemia.
“We know a consumer who connects with us on two or more platforms has a lifetime value that’s four times higher than those who don’t.”
John Donahoe, CEO, Nike.
Questa affermazione di Donahoe spiega perfettamente l’ecosistema digitale di Nike, che infatti si basa su tre app (oltre naturalmente al sito / e-commerce nike.com).
Oltre a SNKRS, dedicata alla vendita, di cui abbiamo già parlato, sono presenti altre due app, Nike Run Club e Nike Training Club, dedicate ai fan e soprattutto all’uso e alla interazione tra membri della community.
Una è ovviamente dedicata agli appassionati della corsa, mentre l’altra agli appassionati del fitness in generale e della palestra. Queste app sono meno spinte sull’e-commerce ma puntano ad essere usate dagli appassionati, tentando così di stimolare un legame sempre più forte tra atleta e brand. Come detto da Donahoe, questo crea un effetto lock-in e il fan tende a rimanere nel mondo Nike più a lungo, anche per i suoi acquisti.
La chiave è offrire servizi che si adattino naturalmente alle attività quotidiane di un consumatore, in modo da creare un forte legame con il brand.
Con questi risultati e un econosistema già perfettamente sviluppato possiamo concludere che difficilmente i concorrenti potranno inseguire Nike sullo stesso territorio perché non facilmente replicabile.
💥 La risposta diAdidas non di è fatta attendere a lungo e proprio oggi, lunedì 1 marzo, ha lanciato confirmed, la sua app e-commerce per cercare di inseguire Nike lungo questo sentiero. Puoi scaricare CONFIRMED cliccando qui
“Scopri l'app CONFIRMED. Non farti più sfuggire un lancio, una collaborazione o una storia. Il tuo accesso esclusivo per esplorare il mondo della street culture e scoprire in anteprima i trend del futuro. Il meglio di adidas, sempre a portata di mano.”
CONCLUSIONI:
La bravura particolare di Nike è stata quella di capire rapidamente lo shift dei consumatori verso il digitale e costruire un ecosistema capace di soddisfare questo nuovo tipo di esigenza.
RIFLESSIONE:
Qual è lo shift che si è verificato sul tuo mercato? Come lo stai gestendo?
Link della settimana
Ecco una piccola selezione di notizie trovate in rete che mi sono sembrate molto interessanti:
Su eBay c'è chi vende foto di schede video a 800 euro. Vuole diventare ricco fregando i bot.
(👉 Approfondisci)25 anni nascevano i Pokémon, un’idea da 100 miliardi di euro
(👉 Approfondisci)Disney sta superando Netflix, Amazon, HBO Max e tutti gli altri sovvertendo il modo di fare business
(👉 Approfondisci)
Il libro della settimana
Visto che la settimana scorsa ho presentato il libro “La Pratica” di Seth Godin, ho pensato questa volta di pubblicare un altro suo libro dal titolo “Questo è il Marketing” che illustra con grande maestria quello che per lui è il vero Marketing.
Seth Godin - Questo è il Marketing
Lo strumento della settimana
Questa settimana vi segnalo Uxpressia, un sito che vi permette di progettare customer personas e journeys. C’è anche l’edizione free per testarlo. Io l’ho trovato molto utile ed interesante.
https://uxpressia.com/customer-journey-map-online-tool
Quote
Questa settimana citiamo Philip Kotler, che trovo perfetto per le riflessioni su Nike:
L’unico vantaggio competitivo sostenibile consiste nella capacità di apprendere e di cambiare più rapidamente degli altri
GM Show - Episodio 2 - Leonardo Olivito / Video
In questa puntata parliamo di Video, Motion Graphics con After Effect e Story Telling con Leonardo Olivito (Lolivito). Una conversazione sull'uso del video e delle animazioni in Motion Graphics per fare story telling (molto utile per le aziende), qualche consiglio su After Effect e su come imparare ad usarlo (con bonus!), il racconto in alcune interessanti produzioni video, ed infine qualche consiglio per fare un setup video a casa propria, visti i tempi..sono molto utili.
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👉 https://www.youtube.com/c/giacomomelani
This is the end, my friend
Anche per questa settimana finisce qui. Mi raccomando, siate curiosi, fatevi domande e commentate liberamente. Mi aiuterete a migliorare.
Giacomo
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Ciao Giacomo per prima cosa complimenti sinceri. L'impianto della news letter lo trovo veramente interessante, ho seguito anche il canale you tube ( che rimane il mio social preferito). Ho visto che sei presente su club house insomma veramente multi channel. Le storie legate ai brand sono i miei contenuti preferiti....sono come dei romanzi, con la grande ed affascinante eccezione che sono storie vere. Ciao e buon proseguimento