Oggi parliamo di Metaverso, un luogo virtuale ma realissimo su cui stanno investendo in tanti, solo che non c’è ancora nessuno. E poi un’interessante lezione di Marketing da Venezia.
💥 Scopri il mio corso via mail sul Business Model Canvas, tutto free!
👉 Iscriviti qui!
Se stai leggendo questa mail dal web, iscriviti qui per non perdere nessun numero!
Hey! C’è nessuno nel Metaverso?
Doveva essere la rivoluzione, Mark l’ha presentata in pompa magna sia online che offline, facendo vedere come sarebbe diventata la nostra nuova realtà. Zuckerberg credeva così fortemente in questa nuova avventura che ha cambiato il nome all’azienda in Meta, proprio per dare al mercato il segnale che il futuro è già qui e che Meta ne sarebbe stata protagonista.
Doveva essere una rivoluzione, dicevamo. Doveva. E non è stata, almeno per ora.
A un anno dal lancio cosa possiamo dire? Gli articoli che girano in rete raccontano che sul Metaverso di Zuckerberg ci sono “soltanto” 200.000 presenze e l’attività media è molto scarsa. Solo per fare un paragone, su Facebook ci sono 1.93 miliardi di utenti attivi giornalieri.
Ma qual è il problema del Metaverso attuale?
Per molti è soprattutto un posto vuoto e triste, dove in pochi hanno voglia di tornare. Scrivo attuale perché penso sia chiaro a tutti che prima o poi avrà successo, ma per il momento non sono ancora state individuate le killer application che possono spingere ad una migrazione di massa verso questa nuova forma di interazione.
Pensate che nel corso dell’ultimo anno Meta ha investito circa dieci miliardi di dollari nello sviluppo di tecnologie legate alla realtà virtuale e alla creazione di software e ambienti virtuali. Uno sforzo economico che è coinciso con un periodo molto difficile per il gruppo, che ha perso circa il 60% del suo valore rispetto al picco del settembre 2021.
Ma il segreto sta proprio in quello che ho scritto. Meta sta ancora sviluppando le tecnologie necessarie. Sta succedendo come anni fa, agli albori del mondo social, quando Facebook ed altri player hanno realizzato tout-court le tecnologie - prima inesistenti - necessarie per far funzionare i social stesso.
Pensate che fino a poco tempo fa gli avatar di Meta non avevano neanche le gambe e il loro arrivo è stato festeggiato con grande entusiasmo dallo stesso Zuckerberg.
Anche i dispositivi di accesso sono ancora troppo cari, spesso sopra i 1000€ e quindi non certo alla portata di tutti. Sì, in diversi ambienti è possibile entrare anche con il cellulare, ma ovviamente l’esperienza non è immersiva ma è più simile ad un video gioco 3D, niente di più. Il vero passaggio si avrà soltanto quanto i dispositivi per la realtà virtuale saranno accessibili al grande pubblico. Questo, unito alle killer application, farà decollare il Metaverso.
E sicuramente sarà possibile divertirsi, comunicare, studiare e lavorare in un modo completamente nuovo.
A questo proposito, una delle novità più interessanti per il futuro della piattaforma è certamente la collaborazione annunciata con Microsoft, che porterà diversi prodotti (come Teams, Office 365 e Azure) sulla realtà virtuale.
Un altro problema del Metaverso è che non ne esiste uno solo, ma ogni azienda sta realizzando il proprio, quindi possiamo parlare di veri e propri metaversi. Un tema sarà quindi l’interoperabilità tra metaversi differenti.
Il mondo della finanza si è appassionato a questo tema, pensate che Decentraland è stato valutato 1,3 miliardi di dollari. Sapete quanti utenti attivi ha Decentraland a Ottobre 2022? 38 Non ho sbagliato, ho scritto trentotto! (dati Dappradar)
Il massimo di utenti attivi di Decentraland è stato di 675, mentre The Sandbox, valutata un miliardo di dollari, ne ha fatti registrare 4.503 nel suo giorno migliore. Stando a Sam Hamilton, il direttore creativo di Decentraland, gli utenti giornalieri del metaverso sono in realtà 8.000.
C’è cascata anche l’Unione Europea che ha organizzato un progetto costato 387.000 euro, nato per attirare i giovani di età compresa tra 18 e 35 anni. Si chiama Global Gateway e per lanciarlo è stato organizzato un grande evento a cui sono stati invitati i giovani dei Paesi Membri semplicemente per... fare festa. Un 24h Beach Party, viene definito sul sito istituzionale.
Sapete quante persone si sono presentate alla festa?
5.
on sto scherzando, ecco qui la “testimonianza” di chi c’era.
Conclusioni
Che si può dire? Che certamente è una tecnologia interessante, che è giusto sperimentare e provare e che sicuramente sarà presente nelle nostre vite.
Possiamo dire che ancora non c’è praticamente nessuno e investimenti in questa direzione sono soltanto delle bandierine utili al dipartimento comunicazione delle aziende per fare dei bei comunicati stampa e dire “noi ci siamo, abbiamo aperto il primo punto vendita, siamo innovativi” e così si gonfia l’ego del Direttore Marketing. Pensate che ci sono aziende che hanno lanciato alcuni NFT e che hanno comunicato di essere sbarcate nel Metaverso, senza nessun timore di apparire ridicole.
Senza scomodare il ROI che nel Marketing è sempre visto male (si scherza eh…), che tipo di ritorno può dare oggi un investimento del genere?
Al di là di voler fare i “ggiovani”… naturalmente..
Meditate gente, meditate.
Lezioni di Marketing da Venezia
Recentemente sono stato a Venezia e voglio raccontarvi quello che ho visto in alcuni negozi per trarne qualche spunto interessante in termini di Marketing.
In pratica, i negozianti veneziani si possono suddividere in tre tipologie: la prima la chiameremo i “contemporanei”, la seconda la chiameremo gli “indifferenti” e la terza i “dinosauri”.
Escludiamo gli indifferenti, che sono i commercianti “normali”, quelli che fanno affari in modo tradizionale e analizziamo i “dinosauri”.
I “dinosauri”
Questi negozianti sono rappresentati soprattutto da coloro che vendono oggetti artistici che a Venezia sono sostanzialmente maschere di carnevale e oggetti in vetro.
Pensando di proteggere la propria arte (ma chi li copia??) riempiono il negozio con scritte tipo “non fotografare”. Rendendo di fatto inavvicinabile il negozio da parte dei turisti. Sono pochissimi, infatti, quelli che entrano dentro e il negoziante se ne sta tutto il giorno in attesa di qualche potenziale cliente.
Poi ci sono i negozianti “contemporanei”
I negozianti di questi tipo hanno capito che per vendere è necessario comunicare, diventare rilevanti, trasformarsi in un punto di riferimento, in particolare sui social.
Le vendite sono una conseguenza della popolarità.
Qual è l’esempio tipico di questo tipo di negoziante? La libreria Acqua Alta che ha trasformato una specie di scantinato pieno di libri, in un posto “must be” dei social. Chi va a Venezia non può non andare a scattarsi una foto in quella libreria. E così c’è la coda per entrare, tutti i turisti la conoscono, si scattano un selfie e soprattutto, c’è tantissima gente che compra un libro.
Quindi, da una parte c’è il non fotografare, c’è la protezione delle proprie cose che causa un effetto opposto, ovvero l’allontanamento dei pubblico e, in definitiva, il negozio vuoto.
Dall’altra c’è l’invito al “venire a trovarci”, l’invito a fare foto e comunicare online, l’invito a dire “sono stato qui”, e come conseguenza di ciò, si crea un flusso continuo di pubblico che vuole partecipare a questo rito tipicamente social del “ci sono stato anche io”, con file per entrare e vendite continue.
Conclusioni
Le conclusioni sono facili: abbandonate l’idea di proteggere i vostri prodotti perché alla lunga li danneggerete. Dovete fare il contrario: comunicateli, rendeteli disponibili, fateli entrare nelle case e nei luoghi di lavoro e le persone non potranno più farne a meno, cercando di acquistare il prodotto.
Buona comunicazione!
News selezionate per te.
Ecco una selezione di notizie trovate in rete:
Quali saranno le tendenze 2023 in ambito Fintech? Sono molti i filoni che promettono una crescita interessante nel 2023, tra questi citiamo: Carte virtuali, Banking as a Service, Buy Now Pay Later 2.0
👉 LinkSpesso leggiamo di esperti che dicono che il retail è morto perché tutto sta andando online. Io vi dico da tempo che non è così. Il retail non è morto ma sta cambiando e chi sa interpretarne al meglio il cambiamento vedrà un futuro molto interessante. Altrimenti come mai i giganti del web prima o poi finiscono con l’aprire negozi fisici? Sapete chi è l’ultimo? Beh non ci crederete ma è Shein, il gigante cinese della moda online.
👉 LinkUnilever, vendite a +7,4% per il nuovo business model. La crescita è dovuta al suo nuovo modello di business, chiamato Compass Organisation, organizzato attorno a cinque gruppi di attività principali: Beauty & Well-being (bellezza e benessere), Personal Care, Nutrition (cura della persona), Home Care (cura della casa) e Ice Cream (gelato).
👉 Link
Il libro della settimana: The Hard Thing
The Hard Thinks About Hard Things, Building a Business When There Are No Easy Answers.
I consigli di un guru della Silicon Valley su come gestire un’impresa che voglia fare innovazione. Horowitz analizza i problemi da affrontare quotidianamente, condividendo le intuizioni che ha acquisito sviluppando, gestendo, vendendo, acquistando, investendo e supervisionando aziende tecnologiche.
Lo strumento della settimana: Ninite
Avete un nuovo computer e dovete installare del software? Oppure volete installare un po’ di applicazioni utili per il vostro lavoro? Usate Ninite, un sito dove potete avere una lista di software “fondamentali” che vanno installati su qualsiasi pc.
Comodissimo perché avete tutti i software da scaricare in una sola pagina e non dovete andare a cercarli in giro, basta selezionare il software desiderato ed ecco che Ninite ve lo fa scaricare sempre aggiornato e vi supporta anche nell’installazione.
Più comodo di così… provatelo subito!
The end.
Se ti è piaciuto questo numero, inoltralo a qualche amico e digli di iscriversi! Ti è piaciuto veramente tanto? Pagami un caffè. 😎
👉 Sono a tua disposizione per approfondire i temi di tuo interesse
Pubblico contenuti tutti i giorni, ecco dove puoi trovarmi:
🌍 Website www.giacomomelani.com
📸 Instagram (@gmelani) www.instagram.com/gmelani
✅ LinkedIn www.linkedin.com/in/giacomomelani
🔵 Facebook https://www.facebook.com/gmelanix
🐦 Twitter https://twitter.com/gmelani
🎥 YouTube https://www.youtube.com/giacomomelani
I link potrebbero essere di affiliazione. Attraverso questi supporterete gratuitamente la produzione dei contenuti, regalandomi una piccola percentuale su un acquisto (il prezzo finale per voi rimarrà lo stesso). Grazie.