Questa settimana si parla di DataOps, un trend che sta emergendo con forza nel mondo dei dati, e non poteva che essere così. Poi, una riflessione sulle uova di Pasqua e la solita collezione di link e strumenti.
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Buona lettura!
DataOps: la parola calda del 2021
DataOps è la contrazione dei termini Data&Operation e ha origine dalla disciplina DevOps (Software Development & IT Operations) adattata al mondo dei dati. DataOps quindi è un insieme di tecnologie utili ad automatizzare la raccolta, trasformazione, progettazione, gestione e la distribuzione dei dati.
Gartner aveva individuato il trend già nel 2018 e lo aveva inserito nel grafico dell’Hype Cycle. Non ho dati aggiornati, ma come vedete siamo all’inizio della curva e, anche se certamente nel 2020 è salito un po’, siamo ancora lontani dall’apice che dovrebbe raggiungere non prima del 2023 (previsione mia).
Cosa vuol dire esattamente DataOps? Ecco una definizione:
DataOps è l’insieme delle pratiche collaborative e delle tecniche chiave di Data Management incentrate sul miglioramento della comunicazione, dell’integrazione e dell’automazione dei flussi di dati tra i data manager e i data user in un’organizzazione.
Sebbene DataOps sia un termine relativamente nuovo, si sta diffondendo molto rapidamente perché c’è una crescente domanda di strumenti e piattaforme in grado di affrontare i problemi relativi ai dati.
Perché c’è questa crescente domanda di DataOps?
👉 La mole di dati prodotta dalle aziende è in costante aumento, le fonti sono le più disparate, gli usi sempre più intensi e mutevoli. Il problema è che questo profluvio di dati, rende difficile la gestione e la “lavorazione” degli stessi per essere trasformati in informazioni utili ad alimentare le decisioni aziendali.
Una volta, si eseguivano i report per analizzare l’accaduto, ma oggi i dati sono compagni di viaggio per qualsiasi manager e il team che li gestisce sta diventando centrale per la maggior parte delle funzioni e dei processi aziendali.
Razionalizzare i modi in cui i dati dell'organizzazione vengono gestiti, trasformati e, in ultima analisi, restituiti all'azienda in forma informazioni significative è una sfida per tutte le aziende.
Come in tutte le altre attività aziendali ci sono tre pilastri di DataOps: persone, processi e tecnologia. Il cuore del DataOps sono le persone che ottimizzano costantemente i flussi di dati e li rendono disponibili all’organizzazione.
Ma questo si può fare grazie a nuovi software predisposti appositamente per questo tipo di attività, in modo da rendere disponibile a tutta l’azienda il valore delle informazioni in modo dinamico e flessibile. La cosa interessante è che oggi diventa possibile selezionare i dati, creare flussi e rendereli disponibili a dipartimenti ben definiti, il tutto con pochi click.
Per abilitare le pratiche di DataOps è necessario:
poter estrarre dati da una miriade di fonti (ovunque risiedano cloud o on premise),
allinearli in un catalogo di metadati flessibile (in cui i dati sono facilmente accessibili, taggabili, annotabili, arricchibili e condivisibili),
automatizzare i test (per verificare che tutti i flussi funzionino correttamente)
abilitare un monitoraggio continuo consentendo alle organizzazioni di orchestrare efficacemente i loro attuali sistemi di gestione dei dati per poter potenziare le loro prestazioni e facilitare così l’attività dei Data Manager.
💥 Ovviamente, come già detto, tutto questo è reso possibile da software specifici che si stanno diffondendo con grande velocità sul mercato.
Ecco tre motivi per cui DataOps saranno centrali 2021:
C'è una quantità enorme di dati. I dati non equivalgono a informazioni e non usare i dati è come non averli. Dati pubblicitari, dati di prodotto, dati di utilizzo, dati finanziari, dati dei clienti: esiste un numero sempre crescente di fonti di dati interne ed esterne che vanno orchestrate e non è un'impresa da poco.
Urgenza di porre fine a processi dispendiosi e inefficaci. Con molte aziende sottoposte a pressioni finanziarie causate della pandemia, la riduzione dei costi e l'ottimizzazione dei processi sono in cima all'agenda. DataOps è una di quelle aree in cui il ROI è chiarissimo, inoltre, se gestiti bene, i dati diventano i mattoni di base su cui costruire le iniziative strategiche.
Colmare il divario tra dati e approfondimenti. Tecnologie migliori, più semplici e più orientate al business hanno cambiato il modo in cui le persone "non IT" accedono alle informazioni aziendali. Tuttavia, per raggiungere questo obiettivo, deve esserci una struttura che comprende i requisiti dei dati in un'organizzazione e li rende disponibili al business.
I data team stanno rapidamente passando dall'essere fornitori di dati e insight a facilitatori e architetti degli ecosistemi che consentono a chiunque nell'organizzazione di accedere alle informazioni di cui ha bisogno, ogni volta che ne ha bisogno.
Sei rimasto affascinato da DataOps?
Se ti interessa questo argomento, sto preparando un approfondimento su questo interessantissimo tema che pubblicherò a breve sul mio sito.
👉 Scrivetemi nei commenti o in privato, così che potrò plasmare l’approfondimento anche sui vostri interessi. Aspetto le vostre riflessioni!
Un nuovo fenomeno: uova di Pasqua per adulti 🐣
L’uovo di Pasqua è tradizionalmente un regalo per i bambini, che non aspettano altro di poterlo aprire per vedere qual è la sorpresa. A dire il vero, molto spesso sono dei gadget inutili che finiscono nel cestino, ma tant’è.
Da qualche tempo si sono manifestati diversi fenomeni attorno al classico uovo di Pasqua. In primis Ferrero ha monopolizzato per diversi anni questo mercato con l’uovo Kinder di Pasqua. Poi è arrivato il merchandising con uova dei personaggi Marvel, delle figurine, ecc.
Negli ultimi anni sono andati di moda le uova di plastica con giochi all’interno, sono un po’ passate di moda anche se ancora si vedono nei supermercati. Ho anche visto le uova componibili, ovvero tu compri il guscio di plastica e lo riempi con le cose che vuoi.
La tendenza 2021
👉 Ma la tendenza più nuova, apparsa con prepotenza quest’anno sono le uova per adulti. Sono uova che hanno come segmento target proprio gli adulti, a cominciare dai gusti, come cioccolata e fichi oppure cocco.
Ferrero si è lanciata nel nuovo trend, anzi è stata protagonista nello spingerlo fuori dalla nicchia creando una linea di uova per adulto, le uova Ferrero Rocher, che ha anche pubblicizzato in TV.
Sarà un trend in continua ascesa? Lo vedremo nella Pasqua 2022.
Avete acquistato uova per voi stessi o per qualche adulto? Scrivetelo nei commenti!
Qualche news interessante
Ecco una piccola selezione di notizie trovate in rete che mi sono sembrate molto interessanti:
Wilson, la nota marca di racchette da tennis, si lancia nella “moda” della mass-customization, ovvero la possibilità di customizzare prodotti industriali. E’ un trend che aveva iniziato Nike qualche anno fa con NikeID, ora diventato Nike By You. Non è semplice perché spesso ci sono delle complessità tecniche nel fare un prodotto unico, nel senso di farne “uno solo personalizzato”. Wilson, con il suo programma di personalizzazione, permette di creare la propria racchetta da tennis partendo da 4 modelli base. Perfetto per l’invidia degli avversari.
👉 ApprofondisciImpastatrici, robot e friggitrici ad aria: boom per gli elettrodomestici da cucina grazie alla pandemia. I piccoli elettrodomestici per cucina hanno aumentato le vendite del 38,4% in valore e del 27,3% a volume nell’ultimo anno Le cucine italiane si sono riempite di strumenti, a partire da impastatrici e sbattitori (le cui vendite sono cresciute a valore del 66% in 12 mesi), indispensabili protagonisti del boom del “baking” domestico. Ma sono andati molto bene anche tritatutto (+21%), frullatori a immersione (+18%), robot da cucina (+17%) e frullatori (+14,6%)
👉 ApprofondisciDedicato a te è la nuova iniziativa di Barilla. Un sito dove potete acquistare dei biscotti Mulino Bianco da regalare a parenti e amici. Potete scegliere il packaging e il tipo di biscotto, oltre a personalizzare la scatola con il nome della persona che riceve il regalo, insieme ad una dedica speciale.
👉 Approfondisci
Il libro della settimana
È uscito il nuovo libro del mio caro amico Paolo Guglielmoni, aka Dottor Copy, un libro da non perdere se avete a cuore il vostro brand.
Paolo dice: “Hai mai provato la febbre alla tua brand? Dovresti farlo, per capire se è in salute.”
Dati i tempi in cui viviamo, bisogna stare attenti: il contagio virale è in agguato. Non si tratta del contagio virale epidemiologico, naturalmente, ma di quello del marketing virale.
Ma come si fa a gestire al meglio questo contagio? Si può fare attraverso un contagio virale sano: attraverso il copywriting d’azione, che consente di massimizzare le reali performance della brand, riducendo gli sprechi di tempo, di risorse, e di idee. Arrivato alla fine del libro, saprai cosa si deve fare per avere una brand che scoppia di salute.
Paolo Guglielmoni - La salute delle brand ai tempi del contagio
Lo strumento della settimana
Come sapete, Facebook ha avuto un imponente data breach e i dati personali (anteriori al 2019) di mezzo miliardo di persone sono stati resi disponibili su Internet. Come fare per sapere se i vostri dati sono presenti nell’elenco? Potere usare il sito HaveIbeenpwned. Inserendo la vostra mail, il sito vi dirà se la mail è presente nei vari data breach occorsi negli anni a svariati siti. Sì, non controlla solo l’ultimo problema riguardante Facebook ma anche altri numerosi casi documentati.
Provate cliccando qui sotto e poi fatemi sapere nei commenti come è andata, ma prima cambiate la password!
👉 Nota: proprio poco prima di pubblicare è uscita la notizia che altri milioni di dati sono usciti da Clubhouse. Questa volta forse è anche peggio perché chiunque può farlo semplicemente usando le API pubbliche di Clubhouse, quindi formalmente è legittimo. Occorrerebbe fare un’attenta riflessione su come i nostri dati sono usati e soprattuto resi disponibili dalle aziende.
Quote
Come dice Henry Ford, la scelta di fare o non fare è soltanto nostra. E va bene così, qualsiasi cosa facciamo abbiamo ragione noi (basta poi non lamentarsi). Spesso “fare” è più difficile e faticoso che “non fare”, ma se vogliamo raggiungere qualche obiettivo, allora non obbiamo tirarci indietro e anzi, ci dobbiamo lanciare con entusiamo nella nuova avventura!
Whether you think you can or whether you think you can’t, you’re right!
Henry Ford
YouTube - Netflix e il business delle streaming TV
Il mercato dello streaming TV è sempre più affollato e la competizione si fa più serrata. Chi vincerà la guerra? Quali sono le forze che plasmano il mercato? Quali sono le dinamiche in questo mercato? Dopo un articolo, torno sul tema con questo video che è un piccolo un viaggio nel mondo dello streaming TV per capirne le dinamiche, scoprire i modelli di business e provare ad immaginare cosa succederà nel futuro.
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This is the end, my friend
Anche per questa settimana finisce qui. Mi raccomando, siate curiosi, fatevi domande e commentate liberamente. Mi aiuterete a migliorare.
Giacomo
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