Questa settimana si parla di NFT, la moda del momento. NFT sta per Non Fungible Token e sono dei token che servono per “certificare” l’originalità e l’unicità di un’opera digitale. Se non avete voglia di leggere, potete vedere il video che ho realizzato e che trovate, come al solito, in fondo alla newsletter. Poi, preso dall’onda dei video, vi propongo un libro bellissimo su Netflix e un sito con cui potete editare video come se fossero dei testi!
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Buona lettura!
NFT: la moda del momento
NFT è un acronimo che sta per Non-Fungible Token.
I prodotti digitali sono, per loro stessa natura, facilmente riproducibili, pensiamo ad un immagine o un file qualsiasi. Per cui, se io compro un’opera d’arte digitale nessuno mi assicura che sia unica e, soprattutto, che io ne sia l’unico proprietario.
Ecco, gli NFT nascono proprio per questo: grazie alla blockchain i beni digitali diventano "unici". Infatti, quando ad un bene viene applicato questo tipo di token, abbiamo impresso un segno unico e non modificabile che garantisce, appunto, l’unicità del bene, in quanto non replicabile.
Gli NFT sono quindi degli “atti digitali”, dei certificati unici di proprietà con i quali posso, appunto, certificare edizioni originali di oggetti digitali, siano essi opere d'arte, brani musicali, tweet o gif animate.
Per semplificare, si tratta di un token crittografato associato a un media che, una volta acquistato, diventa un attestato di proprietà e di autenticità registrato in una blockchain. La definizione di "non fungibili" si riferisce proprio ai criteri di unicità e indivisibilità del token.
Infatti, un bene fungibile è un'unità intercambiabile con un'altra del medesimo valore, ad esempio una banconota da un dollaro. Al contrario, un elemento infungibile è dotato di un sua specifica individualità economico-sociale che non ne consente la sostituzione con un altro. Dunque, un token non fungibile è di per sé unico nel suo genere, non intercambiabile e insostituibile.
Attenzione: il token è una certificazione del media, non l'opera stessa. Gli NFT attribuiscono a un’opera digitale tutti i diritti che avrebbe fisicamente come opera, come la rarità, l'autenticità e la proprietà.
Esistono due standard di NFT. Il primo e più diffuso, noto come LRC721, è caratterizzato dal tratto dell'unicità. Significa che un singolo contratto vale un unico token: un'opera venduta attraverso questo standard corrisponde dunque a un elemento unico.
L’altro standard, denominato LRC1155, si contraddistingue per il fatto che un contratto vale per più token. In questo caso, la proprietà si divide tra più soggetti, come nel caso delle stampe a tiratura limitata.
Vediamo alcuni esempi di NFT particolarmente famosi.
Il primo tweet di Jack Dorsey
Jack Dorsey è il fondatore di Twitter e ha messo all’asta il suo primo tweet come NFT.
Il tweet è stato messo in vendita su una piattaforma chiamata Valuables by Cent specializzata nella vendita all’asta di tweet "autografati dai loro creatori originali". Per "Sto settando il mio twttr", l'offerta più alta ha raggiunto i 2,9 milioni di dollari e si è assicurato il prezioso bene digitale Sina Estavi, CEO di Bridge Oracle.
Il collage di Beeple messo all'incanto da Christie's
Mike Winkelmann, un artista noto con lo pseudonimo di Beeple, ha venduto un collage digitale per la cifra record di 69,3 milioni di dollari, in un'asta da Christie's.
Un evento storico non solo per l'oggetto messo all'incanto, ma anche perché la famosa casa d'aste fondata nel 1766, per la prima volta ha consentito di pagare l'offerta anche tramite moneta digitale. Con questa quotazione Mike Winkelmann, è diventato il terzo artista vivente più quotato dopo Jeff Koons e David Hockney.
"Al momento in cui la creazione digitale viene acquisita, l'acquirente riceve il file con l'opera che incorpora un insieme di informazioni tra cui l'ora della creazione, le dimensioni, la tiratura e il track record di eventuali vendite, comprensive di prezzo e dei possessori precedenti", scrive Forbes.
Poteva mancare Elon Musk?
Un gran colpo alla notorietà degli NFT lo ha dato certamente Elon Musk che, da grande appassionato di tecnologia e sostenitore del Bitcoin, ha annunciato la sua intenzione di vendere come NFT un suo brano musicale (si, tra un lancio di Space X e una nuova Tesla, si diverte a comporre musica). Dopo qualche momento però ha dichiarato con un tweet di aver cambiato idea.
Come faccio a creare un NFT?
Ci sono molti metodi per creare un NFT, in sostanza è necessario andare su un sito specializzato.
Prima di iniziare, è necessario decidere su quale blockchain emettere gli NFT; a questo proposito, Ethereum è attualmente il principale servizio blockchain per l'emissione di NFT.
Poi è necessario andare su qualche sito specializzato nella creazione di NFT come rarible.com, una volta creato l’account e connesso il wallet per le cripto valute (consiglio metamask), si può procedere con la creazione dell’NFT.
Per farlo bisogna cliccare su crea, scegliere se creare un NFT singolo o multiplo e poi aggiungere il file che vogliamo “tokenizzare”. Non rimane che scegliere il prezzo, inserire la descrizione e cliccare su “crea item”.
Et voilà, l’NFT è pronto!
La proposta di valore: la chiave di volta del modello di business
La proposta di valore, o value proposition, può essere definita come l’insieme dei benefici che l’impresa promette di fornire ai clienti e da cui questi ultimi possano soddisfare un bisogno (tale da giustificare il pagamento del relativo costo). L’azienda, infatti, deve essere in grado di produrre e distribuire valore e al contempo catturare valore economico.
Il vero concetto alla base di tutto sta nel soddisfare i bisogno del nostro cliente.
Ma come possiamo farlo?
Bisogna innanzitutto analizzare il cliente cercando di scoprire:
- che tipo di attività, sta cercando di svolgere e quali obiettivi sta cercando di ottenere; sono i cosiddetti “jobs-to-be-done”
- che tipo di difficoltà, riscontra nello svolgimento dell'attività; quali sono le sue ansie, le cose che lo preoccupano, le frizioni che lui vede: sono i “customer pain”
- quali vantaggi e desideri, vorrebbe ottenere e realizzare con sodddisfacendo il bisogno. Oltre allo svolgere il lavoro, ci possono essere degli spunti di sodddisfazione ulterioe?. Ecco questi sono i “customer gain”
Naturalmente è necessario dare delle priorità: non tutte le attività, difficoltà e desideri hanno la stessa importanza per il cliente.
Attenzione: dobbiamo fare questa analisi a prescindere dalla nostra offerta. Questo spesso è un tipico errore che non dobbiamo commettere. I bisogni esistono a prescindere dalla nostra presenza sul mercato.
Una volta analizzato con cura lo scenario del cliente, possiamo passare ad analizzare le nostre risposte già presenti sul mercato oppure quelle ancora da lanciare. Bisogna ipotizzare prodotti e servizi che rispondano specificamente alle esigenze del segmento di clientela analizzato.
In particolare dobbiamo:
- Creare una lista di Prodotti/Servizi che vogliamo offrire e che rispondono ad un job-to-be-done. C’è un bisogno? Lo soddisfo con una mia soluzione.
- Valutare in che modo possono risolvere le difficoltà del cliente (pain Relievers)
- Valutare come possono generare ulteriori vantaggi per lui (gain creators)
Anche per questa seconda analisi, una volta terminata la fase di “produzione”, bisogna stabilire le priorità.
A questo punto dobbiamo collegare i jobs, pain e gain con i nostri servizi e con i nostri Pain Relievers e Gain Relievers. Lo scopo è cercare un fit tra i bisogni e la nostra offerta.
Quando abbiamo tutto chiaro e riusciamo a ottenere un buon fit, allora possiamo provare a sintetizzare il tutto in una frase che aiuta a costruire quella promessa di valore che poi racconteremo al mercato.
Come è facile notare, il concetto è quello di dare un beneficio al cliente con i nostri servizi.
Non è una promessa autoreferenziale come quelle tipiche proposte che dicono “La nostra azienda è leader in …”. Questo modo di porsi (anche un po’ old style) serve solo a solleticare l’ego dell’azienda, ma un cliente continua a dover risolvere un problema.
Allora risolviamo il problema al nostro cliente, ecco una perfetta proposta di valore!
VALUE PROPOSITION TEMPLATE
Alex Osterwalder ha proposto questo Value Proposition Template che può essere un’ottima guida per scrivere la vostra nuova proposta di valore.
Il nostro (cosa? prodotto / servizio) aiuta (chi? il customer segment) che vuole (far cosa? il jobs-to-be-done) attraverso (eliminazione / diminuzione) del customer pain e (creazione / aumento) del customer gain.
Qualche news interessante
Ecco una piccola selezione di notizie trovate in rete che mi sono sembrate molto interessanti:
Jane Fraser, CEO di Citigroup, ha deciso di mettere al bando le videocall per almeno una giornata a settimana (Citi reset day): il venerdì.
👉 ApprofondisciXiaomi ha creato una lente liquida: può diventare una macro o un tele. Xiaomi ha annunciato che presenterà il primo dispositivo dotato di una lente liquida. Davanti ad un solo sensore è presente una lente capace di cambiare forma in seguito ad uno stimolo elettrico. Potrebbe essere una vera rivoluzione per il settore.
👉 ApprofondisciDa negozi a hub per l’e-commerce, nel retail post-Covid è corsa ai “dark store”. I darkstore sono hub dedicati e progettati per servire i clienti dell’e-commerce, spesso chiamati anche ‘centri dotcom’.
👉 Approfondisci
Il libro della settimana
Reded Hastings ha co-fondato Netflix nel 1997 e ha infuso in Netflix una cultura basata sui dati, sull'assunzione di responsabilità, sulla flessibilità, sulla condivisione e sulla ricerca dell'eccellenza, consapevoli che per essere eccellenti qualche inciampo ci sarà, ma, sarà un fallimento solo se da quell'inciampo non avrai imparato niente.
Un libro perfetto pe chi vuole conoscere il "dietro le quinte" della nascita e gestione di una delle aziende più innovative degli ultimi anni, ricco di informazioni e molti spunti di grande ispirazione per tutti coloro che si occupano di business.
Erin Meyer - L’unica regola è che non ci sono regole
Lo strumento della settimana
Questa settimana vi segnalo un sito pazzesco: Type Studio. In pratica, vi permette di editare il vostro video come se fosse un file Word. Sì, perché trascrive il video in testo e l’editing del video si fa lavorando sul testo.
Lo so, è da non credere, per tagliare il video, tutto ciò che si deve fare è selezionare la parte del testo da tagliare e premere il tasto Canc. Incredibile, no?
Quote
Visto che abbiamo detto che la proposta di valore non è altro che la soluzione di un problema del nostro cliente, allora viva i problemi da risolvere!:
Every problem is a gift—without problems we would not grow.
Anthony Robbins
YouTube - Cosa sono e a che servono gli NFT
Avete mai sentito parlare di NFT? La moda del momento. In pratica, gli NFT (Non Fungible Token), sono dei token che, applicati ad un file digitale, lo rendono unico. Quindi è possibile, ad esempio, certificare l’originalità, l’unicità e la proprietà di un’opera d’arte digitale. Figo no? Tanto per far capire che non si scherza, Sotheby’s ha battuto 69 milioni di dollari un’opera d’arte digitale di Beeple.
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This is the end, my friend
Anche per questa settimana finisce qui. Mi raccomando, siate curiosi, fatevi domande e commentate liberamente. Mi aiuterete a migliorare.
Giacomo
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