Oggi parliamo di un argomento un po’ particolare, ovvero di come le nuove tecnologie siano sempre state cavalcate dal porno per cercare di diffondere i proprio contenuti con maggior facilità. Al di là di qualsiasi aspetto morale, è un fenomeno molto interessante da osservare. 😀 Poi parleremo della rinascita di Snapchat (non è mai scomparso!)
Nota: i link sono indicati dal simbolo ↗, mentre riflessioni o richiami a qualche concetto esposto in precedenza sono segnalati da →
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Lo strano legame tra Porno e tecnologia
Voglio raccontarvi dello strano, anzi stretto legame tra porto e tecnologie. Premetto che in questo post parliamo soltanto di tecnologia ed innovazione, rimandando altre forme di discussione ad ambienti più consoni. Però il tema è molto interessante.
Come sapete l’uomo ha rappresentato il sesso fin dall’antichità, raccontandolo in dipinti ed incisioni (es. i vasi greci) e poi in libri, racconti, manualetti e così via. Nell’800 andavano di gran voga le prime foto pornografiche che talvolta si trovano ancora nei banchini.
Poi nel 1888 George Eastman mise a punto la sua pellicola a nastro di 70mm e solo tre anno dopo, Thomas Edison presentò in pubblico il suo primo film, Dickson greeting. Era nato il cinema. Di lì a poco arriveranno i Fratelli Lumiére con i loro celebri film (↗ l’arrivo del treno).
Pensate che il primo film porno della storia italiana fu proiettato a Reggio Emilia il 25 ottobre 1901, solo pochi anni dopo la nascita della settima arte.
Facciamo un balzo in avanti e andiamo negli anni ‘70 quando imperversa il Super8 (introdotto da Kodak nel 1965), il classico filmino da famiglie che ovviamente era molto interessante per i produttori di film porno perché permetteva finalmente la visione comodamente a casa, anche se occorrevano proiettore e schermo e quindi non era così discreto. Nel 1972 arriva al cinema “Gola Profonda” un film che ha fatto letteralmente la storia del cinema.
Nota: gli anni ‘70 erano anni totalmente sfrenati tra droghe, disco dance e sesso e hanno mostrato sessualmente tutto quello che c'era da mostrare e sperimentare, fino al brusco risveglio causato dalla morte di Rock Hudson nel 1984 che ha “inaugurato” l’era dell’AIDS e la fine della libertà sessuale che aveva contraddistinto il decennio precedente.
Ma ecco la rivoluzione: il 1 giugno del 1975 la Sony lancia il suo videoregistratore Betamax, un formato di ottima qualità, usato per molti anni anche in ambito semiprofessionale (TV private). Le case cinematografiche si rivoltano perché temono il diffondersi della pirateria e addirittura fanno causa a Sony. Poi, nel 1976, arriva il VHS lanciato da JVC. Al contrario di Sony, JVC cerca partner sia tra i costruttori che tra le case cinematografiche. (→ un classico caso di piattaforma. Le persone comprano il VCR solo se ci sono molti film da guardare, le case mettono a disposizione i film solo se c’è un pubblico abbastanza diffuso. Per questo JVC ha cercato subito entrambi).
E qui inizia la leggenda, pare infatti che le case di film porno si siano subito attivate per approdare sulla nuova piattaforma, Sony rifiuta, mentre JVC accetta e il mercato viene invaso dai film porno nel comodo formato VHS, niente proiettori e schermi, premi play… e via. E così il VHS è diventato lo standard universalmente adottato, anche se di minor qualità rispetto agli altri. Il porno ha portato al successo il VHS!
A metà anni ‘90 si ripete lo stesso schema con il DVD che i produttori di film porno adottano immediatamente, grazie al formato molto compatto che può essere allegato facilmente alle riviste e distribuito nelle edicole e non più solamente nei negozi specializzati. Il porno è sempre più facile da raggiungere e diventa più democratico.
E poi arriva internet, ed è subito il Far West, quando ancora c’erano il modem che ronzavano e la maggior parte degli italiani non sapeva cosa fosse Internet, esistevano già i primi siti porno con immagini da scaricare (la tecnologia non era ancora matura per il video). Ma tra i primi siti a comparire online sono proprio stati i siti porno.
Poi sono arrivati i video ed è arrivata anche la fine dei film “classici” come intendiamo di solito, per dare vita a spezzoni brevi più adatti alla poca banda disponibile.
La nuova frontiera
Arriviamo ad oggi. Ovviamente esistono molti siti porno, i consumatori saltano compulsivamente da un contenuto all’altro e le poche case rimaste si sono adeguate con contenuti veloci e siti specializzati che vendono cortometraggi e poi mettono delle piccole porzioni delle loro produzioni sui siti free per attrarre il pubblico.
La democratizzazione della tecnologia e l’arrivo degli smartphone hanno permesso a tutti di autoprodursi i video porno e di caricarli online per diventare “famosi” o anche solo per divertirsi, non c’è più bisogno neanche di quel minimo di storia che teneva insieme il film e la categoria “amatorial” è una delle più diffuse.
Oggi puoi essere imprenditore di te stesso anche nel porno! 😱
Infatti, le persone non sono così interessate alla qualità cinematografica, ma anzi più il video è amatoriale e meglio è, perché è meno finto. Questo ha causato letteralmente la caduta di moltissime case di produzione, facendo al contempo diventare milionari i siti che gestiscono i video autoprodotti. In molti casi le stesse case hanno ridotto la qualità per essere più “amatoriali” possibile.
Il sito web più famoso del mondo è Pornhub che annualmente rilascia dati e classifiche sulle abitudini degli utenti (se volete divertirvi qui potete vedere tutti i dati del 2021, tranqulli, sono solo grafici, alcuni anche molto interessanti! ↗).
Qualche curiosità: l’Italia si piazza al 5° posto mondiale per traffico su Pornhub. L’utenza italiana è prevalentemente maschile, 71% (nelle Filippine l’utenza femminile è al 52%!) e il traffico è prevalentemente dal telefono (90% → comprensibile). Il traffico è 45% iOS e 55% Android, ne deduco che, essendo meno i dispositivi iOS, chi ha un iPhone consuma più porno!
In questo video un’intervista di Marcello Ascani a Max Felicitas, un porno attore “contemporaneo”, guardatelo e scoprirete molte cose interessanti!
L’ultima novità
Oggi siamo nell’era dei creators, dove ognuno pià diventare un creatore di contenuti di qualsiasi tipo, compresi quelli porno. Complice il lockdown, è esplosa la moda dei sexy video o porno fai da te, sostenuti dai propri fan attraverso delle specifiche app. Sto parlando di app tipo Onlyfans.
Sono app che danno la possibilità di creare canali in streaming in abbonamento dove le persone pagano per accedere e usufruire di contenuti riservati. È stato un passaggio naturale per creare contenuti sexy (non necessariamente porno) da parte di ragazze e ragazzi, ma anche di signore annoiate che si divertono a creare contenuti osé e a guadagnare (bene) grazie ai propri fan.
Conclusioni
Come ho scritto nel titolo l’industria del porno ha sempre cercato nuovi mezzi per raggiungere il suo pubblico. Negli ultimi anni abbiamo assistito ad una vera e propria democratizzazione della produzione di contenuti sexy o provocanti per non dire porno. Questo nuovo mercato è dominato anche da “influcencer” o personaggi famosi che sfruttano la loro notorietà per monetizzare con contenuti riservati i numerosi fan paganti.
Quale sarà la prossima novità tecnologica da… cavalcare?
Il ritorno di Snapchat
Vi ricordate Snapchat? Nell’agosto 2016, quando Facebook clonò le storie, sembrava finito... un social sulla rampa di lancio che veniva attaccato proprio sulla sua funzionalità più interessante. Come sapete, Snapchat è ha inventato le storie, una delle funzioni di maggior successo degli ultimi anni, copiata da tutti a partire da Instagram e, recentemente, anche da TikTok.
Beh, invece… è ancora qua.
Ha vissuto certamente anni difficili, ma ultimamente Snapchat è tornato a crescere con impeto. L'app ha 332 milioni di utenti giornalieri, in crescita del 18% rispetto allo scorso anno, in pratica ha superato Twitter, che 217 milioni di utenti giornalieri, nonostante quest’ultimo sia ultimamente molto più noto.
Natutalmente Snapchat deve ancora fare molta strada per tornare ad essere un social centrale nell’ecosistema contemporaneo, ma la crescita che sta vivendo è un segnale da non trascusare.
Ma quali sono i punti di forza che lo hanno fatto resister e, anzi tornatre a crescere? Sono essenzialemente 3.
1. I messaggi
Le storie hanno aiutato Snapchat a crescere, ma i messaggi ne hanno favorito la longevità. La funzione di messaggistica di Snapchat è piena di effetti e molto “leggera” in modo da attrarre sopratutto i giovanissimi che cercano alternative alle app più seriose come messenger o anche whatsapp. Inoltre, soprattutto i ragazzi cercano social dove non siano presenti i genitori e Snapchat è l’ideale. È poco nota ai grandi, ha un’interfaccia caotica che mette in diffcoltà i meno esperti e, insomma, è perfetta per eludere (in senso buono!) i genitori. L’app ha percentuali di adozione impressionanti in alcuni paesi, fino a sfiorare il 90% di adozione tra i 13 e i 24enni in luoghi come Stati Uniti, Regno Unito e Paesi Bassi.
In particolare la messaggistica è la funzione che sta permettendo a Snapchat di crescere fra i ragazzi. Quindi una volta che i giovani arrivavano su Snapchat tendono a restare.
2. La crescita su Android
Snapchat ha sempre preferito iOS ad Android e l’app dedicata a quest’ultimo sistema operativo è stata spesso di qualità molto inferiore rispettto a quella desicata ai dispositivi della mela. Ma gli utenti Android sono molti di più e dopo diversi anni, Snapchat ha dedicato risorse significative ad Android per migliorarne l’esperienza d’uso. Oggi, sono proprio i mercati Android che stanno spingendo l'ascesa di Snapchat.
3. Trasmettere, non condividere
I millennial sono la prima generazione cresciuta con i social media e come modello do comportamento adoravano trasmettere la propria vita. La Generazione Z, invece, lo odia e quindi i social come Facebook sono in “pericolo” via via che si afferma questa generazione. Snapchat, invece va in perfetto allineamento con con gli Z perché l’app è progettata per chat di gruppo intime, del tipo in cui condividi ma non trasmetti. Questo è un grande motivo per cui i giovani continuano a tornare sulla piattaforma. Amano anche la funzione di storie private di Snapchat.
4. La realtà aumentata
La realtà aumentata sta diventando sempre più importante e Snapchat è in prima linea su questo. 250 milioni di persone utilizzano le funzionalità AR di Snapchat ogni giorno, la maggior parte dei suoi 332 milioni di utenti giornalieri totali. Gli arcobaleni di Snapchat potrebbero non essere oggetti sofisticati, ma funzionano e sono estremamente popolari.
Sfide future
Snapchat ha ancora molte sfide davanti a sé: è stato colpito dai cambiamenti anti-tracciamento di Apple e ha fatto fatica per attirare la pubblicità dei grandi player che non credono che sia abbastanza grande. E continua a subire perdite in un mercato sempre più intollerante nei confronti delle aziende non redditizie. D’altra parte sta continuando a crescere, contro ogni previsone.
News selezionate per te.
Ecco una selezione di notizie trovate in rete:
Amazon sta lavorando sull’AR che, secondo loro, sarà un prodotto "nuovo al mondo". Oltre alle recenti assunzioni di personale specializzato, a marzo ha lanciato un gruppo di Futures Design dedicato ad "aiutare Amazon a sperimentare com'è vivere nel futuro, oggi". Il gruppo è guidato da Kharis O'Connell che recentemente ha aiutato Google a progettare il suo sistema operativo AR.
👉 LinkIl delivery con i droni è in gran parte ancora una bella fantasia, ma in Rwanda c’è un sistema di consegna sangue con i droni. Gli aerei autonomi, infatti, trasportano sangue nelle zone rurali e montuose del paese e una nuova analisi dimostra che nelle consegne sono più veloci delle auto.
👉 LinkIl fondo Fidelity ha lanciato i piani pensione in bitcoin. Entro la fine dell'anno le 23.000 aziende che utilizzano Fidelity per amministrare i piani pensionistici avranno la possibilità di inserire bitcoin nel menu. L'approvazione del più grande fornitore di piani pensionistici USA suggerisce che gli investimenti in criptovalute si stanno spostando ulteriormente nel mainstream.
👉 Link
Il libro della settimana: Invention
James Dyson ha creato 5126 prototipi del suo aspirapolvere ciclonico prima di arrivare al prodotto definitivo. Il libro ripercorre la storia di Dyson dalle prime invenzioni alle più recenti come il phon. Tra fallimenti e idee geniali (→ il ventilatore senza elica!) l’idea di Dyson è che “spesso l’inventiva dipende più dalla tenacia e dall’osservazione paziente che dalle idee brillanti”. Un libro da non perdere!
Lo strumento della settimana:
Un video è uno dei modi migliori per coinvolgere e convertire il pubblico, ma la creazione di video richiede tempo e fatica. Con Keevi è possivile creare e condividere contenuti video in pochi minuti. Facile da usare e con la versione base gratuita.
YouTube - Intervista a Elon Musk
Tesla, SpaceX, The boring company e molte altre aziende, adesso Twitter. Cosa ha in mente Elon Musk? In questa conversazione conChris Anderson, Musk descrive come le innovazioni radicali su cui sta lavorando potrebbero aiutare a massimizzare la durata della vita e creare un mondo in cui beni e servizi siano abbondanti e accessibili a tutti. (L’intervista è stata registrata alla Tesla Texas Gigafactory il 6 aprile 2022)
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The end.
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Giacomo
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