Il Chewing gum sta lentamente passando di moda a causa di alcune tendenze e le aziende si stanno adattano ai cambiamenti del mercato. In linea con quanto detto nella scorsa newsletter, i nuovi concorrenti non sono sempre quelli che operano nel nostro mercato, è necessario fare attenzione! Poi vedremo come Nike si sta muovendo sul tema della sostenibilità e dell’inclusione! 😀.
Buona lettura!
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La lenta decadenza del Chewing Gum
Il Chewing Gum è un prodotto antichissimo (i Maya masticavano palline di gomma) ma la nascita della moderna gomma da masticare si deve a William Semple che brevettò la ricetta nel 1866 e iniziò il commercio nel 1871. Fino alla seconda Guerra Mondiale rimase praticamente sconosciuto in Europa ed arrivò con i soldati americani, diventando un vero e proprio “status symbol” della società occidentale. All’inizio sfruttava come ingrediente base il chicle messicano, la gomma naturale ricavata dall’omonima pianta. Gomma che venne ben presto sostituita con miscele artificiali derivate dal petrolio.
Oggi questo prodotto che ci ha accompagnato per tanti anni, sembra essere un po’ in decadenza. Tutta colpa dello smartphone.
Ma cosa c’entra lo smartphone con il chewing gum? C’entra.
Secondo la società di ricerche di mercato Euromonitor International, le vendite globali di gomme da masticare sono diminuite del 15% dal 2007, l'anno in cui è uscito l'iPhone. Causalità o correlazione?
L’idea che la colpa sia dello smartphone risiede nel fatto che le persone generalmente consumano il chewing gum per “perdere tempo” e lo smartphone è un prodotto sostitutivo per questo tipo di attività, un oggetto che ormai ha riempito ogni spazio libero della nostra giornata. In sostanza, se ci mettiamo a scrollare i video di Tiktok, inganniamo il tempo e non sentiamo il bisogno di masticare.
Secondo la stessa ricerca, le file alla cassa dei supermercati, che sono state per molto tempo un importante momento di vendita grazie all’acquisto d'impulso, non riescono più a svolgere questo ruolo perché le persone in coda guardano lo smartphone e non acquistano i prodotti esposti.
Inoltre, nel 2014, un rapporto dell'Associated Press ha suggerito che il benefit delle gomme da masticare alla menta, che proteggono dall’alito cattivo, era percepito come meno importante dalle persone perché sul mercato c’erano molte alternative come le caramelle, inoltre il trend verso prodotti più naturali ha messo in cattiva luce le gomme da masticare che sembrano tutto fuorché naturali.
D’altra parte, alcuni segmenti, come le gomme super fresh e senza zucchero sono in crescita e questo fa pensare che alcune nicchie non siano state ancora sviluppate adeguatamente.
Poi è arrivato il Covid e le vendite sono crollate. Il lockdown ha influito, ma sopratutto, masticare con la mascherina non è il massimo. Anzi, è quasi impossibile.
Ecco aluni numeri (mercato USA):
Gomma normale: dai $461,64 milioni del 2019 ai $359,33 milioni del 2021
Gomma senza zucchero: dai $ 2,67 miliardi del 2019 ai $ 2,02 miliardi del 2021
Le vendite sembrano in ripresa negli ultimi mesi e, come dicevo prima, le aziende stanno lavorando sull’esplorazione di nicchie e modalità di consumo non ancora presidiate.
A livello tattico le aziende hanno cercato di lanciare campagne per combattere la diminuzione delle vendite proprio giocando sulle mascherine, proponendo i chewing gum alla menta come soluzione per l'alitosi dopo ore che si indossa la mascherina.
Ma, come insegna Porter, in un mercato in contrazione con pochi concorrenti la prima risposta è quella di abbassare il prezzo (Wrigley ha ridotto del 12% il prezzo dei proprio prodotti in US) con il rischio che si scateni una guerra di prezzi con l’ovvia conclusione del bagno di sangue per tutti.
Qual è la giusta strategia di marketing in un mercato in contrazione?
La soluzione si chiama differenziazione ed è quindi fondamentale lavorare sull’innovazione per differenziarsi il più possibile dai concorrenti. Ma in quali direzioni differenziare?
Due direzioni per differenziare: innovazione e sostenbilità
Innovare non vuol dire soltanto cercare nuove occasioni d’uso, ma anche trasformare il siginificato del chewing gum. In questa interpretazione cambia il job-to-be-done dei nostri chewing gum, il cui lavoro non è più far passare il tempo ma rifornire le persone di altro, ad esempio vitamine e integratori. È un beneficio puramente funzionale.
A questo proposito, Perfetti Van Melle ha lanciato in USA le “Mentos Gum with Vitamins”, una gomma senza zucchero, dal sapore di agrumi, arricchita di vitamine B6, B12 e C.
L’altro trend forte è quello della sostenibilità.
I Chewing-gum sono agglomerati di prodotti più o meno pericolosi per la salute, ma anche per l’ambiente: impiegano circa 5 anni per degradarsi perché né muffe né batteri si cibano di questo prodotto. A dire il vero, nemmeno il nostro stomaco le gradisce dato che non è capace di digerirle.
In più, spesso vengono gettati a terra o appiccicati ovunque (chi non ha mai messo la gomma sotto il banco di scuola? Chi non ha mai pestato un chewing gum?) Insomma, la gomma da masticare non è un prodotto eco-friendly.
Ma ecco che l’innovazione e la sostenibilità hanno creato un’occasione di rilancio: la chewing-gum eco-friendly e biodegradabile è oggi una realtà prodotta da alcune aziende e queste gomme si stanno diffondendo sempre di più.
Infine, non dimenticiamoci dal packaging! In questo caso, sempre Perfetti Van Melle ha presentato una bottiglia di cartone al 90% per il suo marchio Mentos Pure Fresh. La bottiglia di cartone ha vinto il premio Most Innovative New Product Award 2021 nella categoria Gum and Mint, presentato durante il Sweets & Snacks Expo.
Abbiamo fatto un viaggio nel mondo dei chewing gum ma, tornando agli smarphone, voglio concludere con due riflessioni:
👉 Che tipo di impatto hanno avuto gli smartphone sul vostro business? E come potreste sfruttare questa simbiosi che noi tutti abbiamo con il telefono per sviluppare le vostre attività?
👉 Come state innovando per vincere sul mercato? Differenziazione, innovazione e sostenibilità sono presenti nelle vostre agende?
Nike spinge sulla contemporaneità
Nel post precedente abbiamo parlato di come la sostenibilità sia un trend forte anche nel mercato dei Chewing Gum. In questo post voglio raccontarvi due progetti che Nike sta portando avanti con grande determinazione (oltre alla strategia D2C che sta dando ottimi risultati ↗): il progetto Nike Move to Zero per la sostenibilità e i temi dell’Universal Design.
Move to Zero è il percorso di Nike verso l'azzeramento degli sprechi e delle emissioni di carbonio per proteggere il futuro dello sport. Ecco alcune tra le tante attività che compongono il progetto:
Riutilizzo delle scarpe: ridurre gli sprechi riciclando scarpe e abbigliamento da ginnastica usurati.
Restauro delle scarpe: Nike acquista i resi idonei per creare l'opportunità di acquistare scarpe poco usate a un prezzo inferiore
Materiali sostenibili: l’abbigliamento con il tag “Materiali Sostenibili” è realizzato con almeno il 50% di contenuti riciclato e le scarpe con la stessa etichetta son orealizzare con almeno il 20% di contenuto ricirclato in peso.
Utilizzo di bio-materiali: Nike sta sperimenyando mateiali innovativi come alche che vengono tramutate in plasitca
Nuove metodologie di design: i nuovi prodotti sono progettati pensando alla sostenibilità
Naturalmente Nike è ben conscia che tutto questo è un percorso lungo e che non tutto riuscirà subito, l’importante è migliorarsi costantemente per arrivare a quel giorno in cui si potrà dire “Just do it”.
L’altro tema forte lo potrei chiamare la normalità dell’unicità che tradotto nel linguaggio di Nike, vuol dire lo sport è per tutti.
Infatti, se fino a qualche tempo fa si parlava di body positivity e nelle foto, ma anche nei manichini dei negozi, c’erano uomini e donne con vari tipi di fisicità, oggi Nike va oltre e mette sul sito degli atleti di tutte le età, anche con delle disabilità.
La cosa è bella perché non ci sono linee “speciali” e le ragazze e i ragazzi sono inseriti nel flusso di immagini come se niente fosse. E non c’è niente di più potente che mostrare la normalità delle cose. Sono degli atleti, sono delle persone, punto e basta.
Questo vale anche per i prodotti. Nike ha lanciato la nuova scarpa Dynamo Go, pensata per esser calzata direttamente inserendo il piede e ottima per i bambini che altrimenti non riuscirebbero a farlo da soli. Un piccolo passo per una grande autonomia.
👉 Anche in questo caso il cambio di punto di vista è sostanziale: non sono scarpe per disabili, ma sono scarpe per tutti, che possono essere indossate anche da chi ha meno mobilità di altri.
Le scarpe sono progettate secondo il principi del Design for all, noto anche come “Universal Design” (Wikipedia ↗.) una metodologia progettuale di moderna concezione e ad ampio spettro che ha per obiettivo fondamentale la progettazione e la realizzazione di edifici, prodotti e ambienti che siano di per sé accessibili a ogni categoria di persone, al di là dell'eventuale presenza di una condizione di disabilità.
Che ne pensate?
👉 Quali sono le vostre azioni verso la sostenibilità
👉 Avete mai pensato di portare sul mercato prodotti progettati secondo i dettami dell’Universal Design?
News selezionate per te.
Ecco una selezione di notizie trovate in rete:
Audi si riposiziona verso l’alto e abbandona A1 e Q2. Cambio di strategia nella casa tedesca che si riposiziona verso l’alto di gamma, abbandonando i modelli dei segmenti minori per concentrarsi sui segmenti a più alta redditività con l’obiettivo di maggiori profitti.
👉 LinkLa Biciclette Bianchi delocalizza al contrario: da Taiwan torna in Lombardia. Prosegue il “fenomeno” del Re-shoring. La società ha deciso di investire 40 milioni di euro per costruire una nuova fabbrica a Treviglio. I primi telai di carbonio verranno prodotti nel 2023
👉 LinkNutella e Kinder arrivano a casa con lo shop online: Ferrero apre l’e-commerce. La multinazionale piemontese lancia il suo shop online, dove sarà possibile acquistare tutti i prodotti Nutella e Kinder.
👉 LinkNon è un buon momento per Meta (Facebook). Da un lato per la prima volta sono in calo gli utenti, dall’altro Apple e EU mettono i bastoni tra le ruote sul tema dei dati (Meta ha minacciato di chiudere Facebook in Europa e l’Europa ha risposto faccia pure). Il risultato? Calo del 26% del valore delle azioni (230 miliardi di dollari) e un modello di business che zoppica.
👉 Link
Il libro della settimana: The CEO test
Nominato nella lista per il premio Outstanding Works of Literature (OWL) 2021 nella categoria Leadership, questo libro è una guida per affrontare le sfide più difficili della leadership. Adam Bryant ha condotto interviste approfondite con oltre 600 CEO.
Il CEO Test è un libro pensato per preparare al meglio le persene ad avere successo, sia che esse siano già un CEO, sia che sognino di diventarlo.
Un libro molto interessante ricco di consiglie spunti di confronto
Lo strumento della settimana: Clean PNG
Quante volte hai cercato un’immagine PNG per le tue presentazioni o per mettere sul sito? Ma quanto fanno arrabbiare le finte PNG che trovate su Google? Si, intendo quelle che hanno o sfondo a quadretti! In questo sito troverete una enorme collezione di immagini PNG, un sito che troverete utilissimo!
YouTube - 8 tendenze business del 2022
Quali sono le tendenze business per il 2022? Come cambieranno le aziende? Che impatti ha trasformazione digitale? Lo scopriamo in questo video.
Sono le 8 priorità aziendali su cui tutte le aziende dovrebbero lavorare, e tu stai già lavorando sui trend che plasmeranno le aziende del futuro?
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The end.
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Giacomo
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