Buongiorno e ben tornati!
Dopo la pausa estiva si riparte a razzo! 🚀 Durante l’estate ho lavorato a nuovi progetti e numerose idee che vedranno la luce nelle prossime settimane.
💥 È ripartito anche GM Show, la mia live settimanale in cui faccio 4 chiacchiere con professionisti ed esperti sui temi che ci appassionano.
Tornando alla newlsetter, questa settimana si parla di Robot. Ma non parleremo di automazione industriale, bensì di Robot che escono dalle linee di montaggio industriali e iniziano a diffondersi in molti altri mercati, anche inaspettati come quello del food. L’industria ne adotta sempre di più e ormai la tecnologia è arrivata a sviluppare livelli importanti di autosufficienza e capacità di interazione con gli umani, per svolgere compiti sempre più complessi.
Buona lettura!
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I robot alla conquista del mercato: anche Elon Musk si lancia nel nuovo business
I robot non sono una novità. Nel campo industriale sono presenti ormai da anni, a partire da quando George Devol brevettò nel 1954 (brevetto ufficialmente ottenuto nel 1961) un robot industriale moderno.
Pensate che el 1972 la Fiat installò nello stabilimento di Mirafiori 16 robot per il completamento delle operazioni di saldatura sulla Fiat 132. I robot industriali lavoravano in linee produttive autonome su istruzioni programmate, in maniera non troppo diversa da quello che fa una macchina a controllo numerico. Successivamente ci si è resi conto che la collaborazione tra robot e umani non era così semplice (basta un piccolo errore per rischiare incidenti importanti) e gran parte dei robot industriali erano progettati per operare in maniera autonoma o con una guida limitata.
Nel 1996 sono stati inventati i COBOT, ovvero i Collaborative Robot, concepiti per interagire con gli umani in uno spazio di lavoro comune. Un brevetto statunitense del 1997, descrive i cobot come “un apparato e un metodo per l’interazione fisica diretta tra una persona e un manipolatore controllato da un computer”. Quando oggi parliamo di Robot pensiamo quindi anche a Cobot con forme sempre più umane e maggiori capacità di interagire con l’ambiente circostante.
Ma cosa possono fare?
Beh, possono ripetere lo stesso movimento innumerevoli volte e con grande precisione, svolgere operazioni non ergonomiche, complicate, o in ambienti non salubri e quindi più rischiose per gli esseri umani, infine possono fare compiti ripetitivi senza annoiarsi mai 😀.
Se in questi ultimi anni abbiamo parlato soprattutto di digitale in termini di Software che impatta prevalentemente sui lavori da ufficio, ora sta esplodendo il digitale in termini Hardware (ovviamente i Robot hanno anche una importante componente software) che impatterà moltissimo sui lavori dove è essenziale la manualità, come linee produttive, distribuzione e delivery, retail, ecc.
Pensate a robot che riparano macchinari oppure che servono dei piatti o preparano delle consegne. Nell’industria ce ne sono molti e qua sotto vi illustro alcuni esempi di utilizzo.
Medicina
Sono ormai già molti gli esempi di robot usati nella medicina, recentemente sono state fatte anche operazioni chirurgiche dimostrative anche da remoto sfruttando la tecnologia 5G. Come esempio vi prongo Monogram Orthopedics startup di ortopedia che realizza protesi “su misura” utilizzando anche un robot in sala operatoria per predisporre la sede della protesi. Impressionante vederlo lavorare sulle persone.
Retail
I robot all’interno della vendita al dettaglio sono stati sperimentati in molti casi con compiti che vano dal controllo dell’inventario alle interazioni coni clienti. Come detto in precedenza, il ruolo principale è sempre quello di usarli per compiti ripetitivi o di poco valore per concentrare gli addetti alla vendita nella gestione del cliente.
Spesso però, nel retail i roboto vengono usati anche per acquisire dati all’interno di un negozio digitalizzato, collegandoli a dispositivi. esensori che possono tracciare le attività del negozio al fine i migliorarne le performance. Ad esempio, i robot si spostano nei negozi, catturano foto di scaffali e corridoi e convertono le foto in metriche per analizzare l’esaurimento dei vari prodotti.
In questo settore, che spesso soffre la competizione con i negozi online, i robot e le tecnologie possono essere un ottimo modo per per differenziarsi, costruire un’esperienza unica e migliorare le proprie possibilità di avere successo.
Edilizia
Hilti sta lavorando molto per introdurre i robot nel settore dell’edilizia e delle costeuzioni, soprattutto per migliorare la sicurezza in cantiere, dove esistono alcune situazioni come ambienti malsani, o altre in cui il lavoro è molto faticoso per la posizione.
Pensate a Hilti Exo-01, che non è un robot, ma un esoscheletro passivo per alleviare la tensione su spalle e braccia durante i lavori di installazione dall'alto e che un domani può diventare un vero e proprio esoscheletro per aiutare a fare lavori pesanti. Un domani questi compiti saranno svolti da robot.
Jaibot, invece, è un partner robot per le attività faticose e altamente ripetitive, come quella di forare, anche se la persona deve comunque essere ancora presente per valutare le condizioni di lavoro. Pensate a cosa vuol dire perforare centinaia di volte sopra la propria testa e quanto può essere utile un robot inquesto caso.
Teslabot
Chiudiamo questo post con Tesla Bot, il robot umanoide recentemente presentato da Elon Musk, anche se alla presentazione era soltanto un ballerino mascherato e a molti è sembrata una “solita boutade” di Musk.
Il robot appare ancora come un concept iniziale, ma dovrebbe essere alto 175 centimetri e dal peso di 56 chili, in grado di trasportare carichi da 20 chili e sollevare pesi fino a 68 chili, camminando con una velocità massima di 8 km/h. L’intelligenza deriverà dall’esperienza di Tesla con l’autopilot e “permetterà di eliminare compiti pericolosi, ripetitivi e noiosi”, ha detto Elon Musk.
🍿Un settore inaspettato per la penetrazione dei robot? Il settore del Food!
Avete mai sentito parlare di automazione alimentare? Beh se vi immaginate macchinari industriali allora va beh… che novità è… ma io vi parlo di preparazione, produzione e delivery di cibo! Non ci crederete ma c’è un trend in forte crescita in questo settore.
Come è facile immaginare, l'interesse degli investitori e dei consumatori per le applicazioni alimentari automatizzate è aumentato notevolmente durante la pandemia al fine di evitare eventuali contatti.
Inizio con il raccontarvi di Blendid, una soluzione di automazione alimentare robotica per preparare e servire frullati 😳 che ha appena firmato un accordo commerciale con Jamba per espandere e distribuire chioschi "Jamba by Blendid" negli Stati Uniti. Con già due anni di esperienza commerciale presso le università e alcune sedi Walmart selezionate, Blendid ha già servito oltre 45.000 frullati.
Pensate che hanno appena concluso una campagna di raccolta fondi che ha richiamato oltre 1400 investitori per due milioni di dollari.
Avete visto il video? Stupefacente? Beh questi sono già presenti in USA!
Esisterà una cosa simile esiste per il The? Ma certo, ecco Bobacino, un chiosco automatizzato per servire the in tutti i gusti. Boba è già molto presente in Asia e si sta espandendo adesso negli Stati Uniti.
Naturalmente, i robot possono essere utilizzati in molti modi in cucina e anche per il servizio, ecco una catena cinese che li usa proprio in questo modo. Siamo ad un passo dal ristorante totalmente automatizzato.
Qualche news interessante
Ecco una piccola selezione di notizie trovate in rete che mi sono sembrate molto interessanti:
Nasce Northern Pacific Airways, la low cost che viene dall’Alaska con l’obiettivo di collegare il Nord America e l'Asia. È questo il business model proposto dalla Northern Pacific Airways che tra le destinazioni in programma vedrebbe anche Tokyo e Seul, passando ovviamente dall’Alaska.
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Il libro della settimana: Who Not How
In questo libro Dan Sullivan, uno dei coach imprenditoriali più importanti al mondo, mostra come fare un cambiamento di mentalità per aprire le porte alla crescita. Quando vogliamo che qualcosa venga fatto, siamo abituati a chiederci: "Come posso farlo?" C'è una domanda migliore da fare: "Chi può fare questo per me?"
Lo strumento della settimana: FilePizza
Ha il dominio più improbabile che ci sia, ma è un servizio di trasferimento file veramente molto interessante. È free, peer-to-peer e non viene memorizzato niente e funziona fino a che tenete aperta la finestra del browser. Ultimamente WeTransfer, uno dei più diffusi è diventato molto macchinoso e sono apparse molte alternative interessanti.
Provatelo, se vi trovate bene potete offrirmi una pizza! 🍕
YouTube - Eliminare e Ridurre
Nei progetti strategici, quando creiamo la proposta di valore, quando dobbiamo fare innovazione, ma, direi addirittura in generale, esistono due verbi che sono alla base di molte scelte, ma le aziende non riescono mai ad usarli con efficacia: eliminare e ridurre. Eppure sono anche due verbi fondamentali nello strategy canvas della Blue Ocean Strategy
Quali sono le motivazioni?
Un po' succede per come è fatto l'essere umano, un po' per come è fatta l'azienda. Scoprilo nel mio ultimo video!.
Volete migliorare la vostra strategia, la vostra proposta di valore o, semplicemente, un prodotto? Imparate ad eliminare e ridurre!
This is the end, my friend
Anche per questa settimana finisce qui. Mi raccomando, siate curiosi, fatevi domande e commentate liberamente. Mi aiuterete a migliorare.
👉 Sono a vostra disposizione per approfondire i temi trattati.
Giacomo
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