Oggi parliamo di asimmetria positiva, un concetto molto interessante dell’Antifragilità di Taleb, e vi presento un modello per prendere decisioni basato su questa teoria. Poi un argomento più leggero che tratta il tema del colore nel branding, alcuni colori sono diventati così iconici che sono stati registrati dalle aziende che li usano!
👉 ❗️IMPORTANTE❗️: Ho creato una piccola survey che vi impegna per meno di un minuto. Vi chiedo di compilarla, mi aiuterà a migliorare GM Picks per fornirvi contenuti sempre più di valore. GRAZIE! 😍
Compila la survey cliccando sul bottone!
Naturalmente, se pensi che questa newsletter sia interessante condividi questo numero con qualcuno, ne sarò molto felice!
Sai cos’è l’asimmetria positiva? Usala per le tue decisioni!
Spesso dobbiamo prendere decisioni in situazioni complesse che si manifestano nel medio termine o di cui non siamo in grado di prevedere l’esito finale. È il caso delle decisioni strategiche. La combinazione di elementi sconosciuti e condizioni imprevedibili che possono verificarsi in seguito alla decisione possono dare effetti maggiormente positivi o negativi rispetto a quelli inizialmente considerati come obiettivi del processo decisionale.
Spesso si ragiona in termini di scenario ricorrendo alla statistica e alle logiche del Risk Management, assegnando delle probabilità a ciascun scenario, così che ogni decisione venga associata ad un profilo di rischio. Ma questo processo non aiuta molto in presenza di elementi imprevedibili (come ad esempio l’arrivo della pandemia).
Nassim Taleb propone l'approccio antifragile che, anziché cercare di prevedere e anticipare ciò che potrà accadere, concentra l'attenzione sugli esiti dei possibili scenari estremi (cioè generati da condizioni estremamente favorevoli o sfavorevoli), sfruttando una particolarità che si riscontra generalmente in contesti caratterizzati da complessità e incertezza: l'asimmetria.
Il concetto di asimmetria
Una decisione con esiti potenzialmente positivi può rientrare in una di queste quattro categorie:
In condizioni favorevoli i benefici sono importanti, mentre in condizioni sfavorevoli sono modesti (++/+).
In condizioni favorevoli i benefici sono importanti, mentre in condizioni sfavorevoli si generano danni rilevanti, di dimensioni comparabili ai benefici che si manifestano nello scenario positivo (++/- -).
In condizioni favorevoli si hanno benefici limitati, mentre si verificano danni molto importanti in caso di condizioni sfavorevoli (+/- -).
In condizioni favorevoli ci sono benefici enormi, mentre in condizioni sfavorevoli si verificano danni limitati (++/-).
Se una decisione rientra nella prima categoria, è certamente da considerare positiva. L'unica motivo per non adottarla si ha in caso di conflitto di risorse, ovvero se siamo in presenza di altre direzioni strategiche per le quali il beneficio è ancora maggiore.
Le decisioni appartenenti alla seconda categoria non danno miglioramenti significativi nel medio-lungo termine perché si alternano situazioni favorevoli e sfavorevoli, quindi i benefici prodotti in condizioni favorevoli sono compensati dai danni prodotti da decisioni simili ma in condizioni sfavorevoli.
👉 Nella pratica, si registra un numero molto limitato di decisioni che danno origine a questi scenari simmetrici.
La terza categoria rappresenta le decisioni che, pur potendo generare benefici in caso di condizioni favorevoli, possono dar luogo a risultati gravi e irreversibili, in caso di condizioni negative, per quanto improbabili. Queste decisioni sono assolutamente da evitare.
👉 In generale, quando una decisione può dare luogo a risultati devastanti in caso di condizioni negative, l'opzione dovrebbe essere scartata a priori, indipendentemente dalla dimensione positiva degli esiti più probabili. Questo per evitare in ogni modo il rischio di eventi infausti.
Infine, alla quarta categoria appartengono le decisioni che in generale creano più vantaggi che svantaggi. Dal momento che non è possibile prevedere con sicurezza l'esito di una decisione, è opportuno creare le condizioni in cui i danni sono limitati anche nel peggior caso possibile mentre, allo stesso tempo, si massimizzano i vantaggi in caso di situazione favorevole. In questo modo sono possibili anche degli insuccessi, purché i benefici ottenuti possano ampiamente compensare i danni subiti.
👉 Se un'organizzazione genera profitti molto elevati nei periodi favorevoli, può gestire al meglio le modeste perdite nei periodi sfavorevoli.
In conclusione, la qualità del processo decisionale deve essere valutata in base all'abilità nel riconoscere, selezionare o creare opzioni che presentano un'ampia asimmetria favorevole.
💥 L'essenza del secondo principio dell'antifragilità consiste proprio in questo: nel creare le condizioni nelle quali si ha più da guadagnare che da perdere dalla volatilità.
Naturalmente, il processo decisionale non si esaurisce con la fase di pianificazione ma è necessario mantenere un costante controllo anche nella fase di esecuzione, mettendo in atto opportuni meccanismi che permettono di reagire in caso di mutamento improvviso dello scenario, in modo da trarre sempre il massimo beneficio. È questo il dominio di pertinenza dell’Agile, di cui parleremo prossimamente.
Forbidden Colors: sai che esistono dei colori che non puoi utilizzare?
Oggi parliamo di Forbidden Colors, colori proibiti. Non sto parlando del celebre brano di Sakamoto, ma di colori che per alcuni brand sono diventati iconici al punto di essere stati registrati. Quindi non potete usarli.
Infatti, come accade con loghi e marchi, si possono registrare i colori (si parla di marchi di colore). Ci sono alcune differenze tra Europa e Stati Uniti, ma il concetto generale è questo:
👉 una società può chiedere di registrare il colore che fa parte del suo logo o della sua scritta, o che è parte molto rilevante dei suoi prodotti
Non sono tantissime le aziende che hanno registrato i propri colori, ma certamente le conoscete perché sono estremamente iconiche. Molto spesso il colore non è registrato come colore a sé stante, ma come parte del logo in relazione alla industry di riferimento. Quindi non potete usare lo stesso colore se operate nella stessa industry. Ecco un breve elenco, non esaustivo, di colori che non potete usare perché registrati!
Tiffany / Tiffany Blue #0ABAB5
Uno primi colori che vengono in mente è il turchese Tiffany. L’azienda, nata nel 1837, ha un colore Pantone che è appunto il 1837C (registrato nel 1998) non disponibile al pubblico. Il colore, si chiama ufficialmente Tiffany Blue® e fu scelto da Charles Lewis Tiffany per la copertina del catalogo prodotti pubblicato per la prima volta nel 1845. Scelse il turchese perché a quel tempo andavano di moda le gemme di quel colore. Dalla copertina il colore passò ai pacchetti.
UPS / Pullman brown #644117
Il colore marrone di United Parcel Service (fondata nel 1907) fu scelto nel 1916 da Charlie Soderstrom perché “è il colore usato sui vagoni ferroviari Pullman perché il colore riflette classe, eleganza e professionalità - e lo sporco è meno visibile sulle uniformi e sui veicoli marroni". Nel 1929 il marrone UPS fu adottato in tutta l'azienda, ma è stato registrato solo nel 1998 per impedire ad altre società di servizi di consegna di utilizzare la loro firma cromatica.
Il marrone è ormai così iconico che UPS lo ha anche nei suoi slogan: "Cosa può fare il marrone per te?"
Ferrari / #FF2800
Il rosso Ferrari ha origine da un provvedimento preso tra le due guerre mondiali dall’associazione automobilistica internazionale (la futura FIA), che richiedeva colorazioni differenti per ogni nazionalità in gara. Il rosso era il colore che rappresentava l’Italia, il blu per la Francia, l’argento per la Germania, il bianco e il blu per gli Stati Uniti e il verde indicava la Gran Bretagna. Col passare del tempo la tonalità utilizzata dal Cavallino è gradualmente passata dal rosso scuro (conosciuto come rosso Alfa) a una tinta decisamente più accesa, nota come rosso corsa associabile al Pantone 185C
💥 Una curiosità: dal 1997 e fino a pochi anni fa le monoposto di F1 erano verniciate in un rosso più brillante, tendente all'arancione, poiché tale colore viene reso dalla TV in una tonalità simile all'originale rosso corsa che tutti i telespettatori conoscono.
Hermès
Pochi packaging sono immediatamente riconoscibili come quello di Hermès. In origine le confezioni erano color crema. Durante la Seconda Guerra Mondiale Hermès aveva finito le proprie scorte di confezioni. Al fornitore abituale erano rimaste delle scatole che nessuno voleva: arancioni. Emile-Maurice Hermès aggiunse alla scatola un nastro marrone e il logo con il cocchio trainato dai cavalli. Fu così che nacque l’iconico packaging. La tonalità di arancione si è poi stabilizzata dopo gli anni ’60
💥 Una curiosità: Hermés ha registrato il trademark per il suo colore in tutto il mondo, ma nel 2005 l’Ufficio dell’Unione Europea per la proprietà intellettuale ha rifiutato di registrare il colore come trademark in quanto, secondo i giudici, l’arancione è un colore troppo comune per essere associato a un singolo brand. La battaglia legale non è ancora conclusa.
Qualche news interessante
Ecco una piccola selezione di notizie trovate in rete che mi sono sembrate molto interessanti:
Un decennio dopo Deepwater Horizon, stiamo ancora ripulendo le fuoriuscite di petrolio allo stesso modo. Ci sono soluzioni migliori? Sì, ma c’è anche spazio per innovare.
👉 ApprofondisciG7, accordo storico sulla global tax al 15%. La tassa riguarderà gli utili eccedenti una soglia del 10% sui margini di redditività. Previsto anche un meccanismo per imporre ai colossi del web di pagare dove registrano le vendite.
👉 ApprofondisciTwitter sta lanciando il suo nuovo servizio di abbonamento: Twitter Blue. Il servizio extra a pagamento aggiungerà funzionalità come un pulsante "annulla tweet", segnalibri e una modalità lettore.
👉 Approfondisci
Il libro della settimana: Measure What Matters
Nel 1999, il venture capitalist John Doerr ha investito quasi $ 12 milioni in una startup che aveva una tecnologia straordinaria e ambizioni alle stelle, ma nessun vero business plan. Doerr ha presentato ai fondatori della startup la metodologia OKR e la startup è un gigante del web. La startup era Google.
Nel modello OKR gli obiettivi definiscono ciò che cerchiamo di raggiungere e i risultati chiave indicano come verranno raggiunti quegli obiettivi di massima priorità, inoltre il tutto è trasparente per l'intera organizzazione.
In questo libro Doerr condivide un'ampia gamma di casi studio per dimostrare la crescita esplosiva che gli OKR hanno stimolato in così tante grandi organizzazioni.
Perché non provi a introdurli nella tua azienda? Contattami se hai bisogno di altre informazioni su questo tema.
Dan John Doerr - Measure What Matters
Lo strumento della settimana: Branding Styleguides
Continua la segnalazione di siti e strumenti uno più bello dell’altro. Sono molto contento di segnalarvi siti di questa qualità.
💥 Visto che abbiamo parlato di branding, ecco un sito che raccoglie i brand book di moltissime aziende. Un piccolo tesoro da conservare con cura.
Quote
Da un grande dell’automobile, una citazione che ci ricorda che cambiamento ed innovazione sono necessari… semplicemente per non rimanere indietro. Questo è ancora più importante per un’azienda che vuole essere sempre competitiva in un mercato in costante cambiamento.
Per rimanere come siamo dobbiamo cambiare
Giampaolo Dallara
YouTube - Product Market Fit
Il Product Market Fit indica la misura in cui un prodotto/servizio è in grado di soddisfare i bisogni di un mercato specifico. Non basta avere il prodotto/servizio giusto per il mercato target, dobbiamo anche saperci differenziare dai concorrenti e sapere come conquistare quel mercato, ovvero, trasformare i potenziali clienti in clienti paganti.
Hai mai usato questo strumento? Approfondiscilo con questo video!
Iscriviti al mio canale YouTube:
👉 https://www.youtube.com/c/giacomomelani
This is the end, my friend
Anche per questa settimana finisce qui. Mi raccomando, siate curiosi, fatevi domande e commentate liberamente. Mi aiuterete a migliorare.
Scrivetemi liberamente se volete approfondire qualche tema o volete discutere di qualche progetto nella vostra azienda.
Giacomo
Per chi ha Gmail
Evita che queste email finiscano nella posta indesiderata spostanddo questa e-mail nella tab principale e poi aggiungi l'indirizzo gmpicks@substack.com ai tuoi contatti.
Se questa newsletter ti ha incuriosito prova a dare un’occhiata ai numeri precedenti.
Ti è piaciuta veramente tanto? Pagami un caffè. 😎
Rimaniamo in contatto, mi potete trovare qui:
🌍 Website www.giacomomelani.com
📸 Instagram (@gmelani) www.instagram.com/gmelani
✅ Linkedin www.linkedin.com/in/giacomome...
🐦 Twitter https://twitter.com/gmelani
🎥 YouTube https://www.youtube.com/giacomomelani