Oggi parliamo di Generazione Z, la generazione che sta crescendo e che per la prima volta è molto diversa dalle precedenti a causa del digitale. Molte aziende stanno cercando di dialogare con questa ineffabile generazione, ma come si fa? Vi propongo un’idea, usare i “Millennial Geriatrici”! Poi scopriremo Shein un’app praticamente sconosciuta tra gli adulti ma punto di riferimento per la Gen Z. Studiare il successo di quest’app ci permette di capire come agganciare questa generazione.
👉 Grazie a chi ha già fornito preziosi suggerimenti! Se volete darmi un consiglio su come migliorare questa newsletter, potere ancora partecipare alla survey! GRAZIE! 😍
Compila la survey cliccando sul bottone!
Naturalmente, se pensi che questa newsletter sia interessante condividi questo numero con qualcuno, ne sarò molto felice!
Fate largo ai “Millennial Geriatrici”
Come spesso sostengo nei miei interventi, siamo di fronte ad uno shift generazionale, una rottura tra le generazioni precedenti (Boomer e gen X) e le nuove generazioni (Millenials, Gen Z). Il punto di rottura tra queste generazioni è segnato dall’arrivo del digitale.
Queste nuove generazioni, in particolare la generazione Z, sono cresciute con il telefono in mano, hanno modelli culturali e cognitivi molto diversi rispetto alle generazioni precedenti e a tratti risultano anche incomprensibili a questi ultimi.
Una dimostrazione è data dalla crescita repentina di brand dedicati alla GenZ e pressoché sconosciuti alle generazioni precedenti ma, sopratutto dal lento declino di brand importanti che non stanno riuscendo ad interagire con le nuove generazioni e quindi invecchiano insieme ai loro clienti tradizionali.
Con il nome Millennials indichiamo i nati tra la metà degli anni ’80 e la metà degli anni ’90. La parte più “vecchia” di loro, cioè quelli che hanno un’età tra i 35 e i 40 anni, ha vissuto entrambi i mondi, pre e post digital e comprende e interagisce correttamente sia con le generazioni precedenti che con le successive.
Erica Dhawan, autrice che che si occupa di temi come il lavoro contemporaneo, in un post su Medium che ha fatto molto discutere, ha scritto che queste persone possono fare da tramite nella società di oggi fra i giovani della generazione Z e i senior della generazione X potrebbero essere chiamati con il nome di Millennial Geriatrici.
Secondo l’autrice i Millennial Geriatrici sono nella posizione migliore per guidare team di lavoro che operano da remoto e in modalità ibride, destinati a essere i più utilizzati dopo la pandemia.
“Essere fluenti negli stili di comunicazione sia analogici che digitali è un’abilità chiave per i leader di oggi. Consultare i tuoi colleghi Millennial anziani è un ottimo modo per soddisfare le esigenze di tutti”, conclude Dhawan.
In sostanza, i millennial geriatrici fungono da ponte tra le generazioni che li precedono e quella che li segue. Sono cioè abbastanza giovani per vivere come nativi digitali, ma anche abbastanza vecchi per capire i "modi tradizionali” di comunicare: "I millennial geriatrici possono leggere il sottotesto di un SMS così come possono cogliere l'esitazione di un cliente nelle loro espressioni facciali durante un incontro di persona. Non sono né ignoranti di tecnologia né così assorbiti da essa che un messaggio vocale incute paura." Dice la Dhawan. Sono stati la prima generazione a crescere con un PC in casa.
Ma perché sono così importanti per le aziende?
Le organizzazioni oggi hanno il personale frammentato tra 5 generazioni: dai Baby Boomers alla Generazione Z. I Millennial Geriatrici possono fare da cerniera, per aiutare a tradurre le esperienze sia di chi si è avvicinato al digitale da grande (Baby Boomer) sia di chi ci è nato dentro (Gen. Z). Ad esempio, possono insegnare le abilità comunicative tradizionali ai dipendenti più giovani e il "linguaggio del corpo digitale" ai membri più anziani del team, gli stili informali dipendenti dalla tecnologia con il linguaggio del corpo tradizionale.
I millennial geriatrici sono preziosi perché hanno un insieme di competenze variegato a cui fare riferimento, uno che consente loro di soddisfare le esigenze di persone con diversi gradi di comprensione (e pazienza per) il mondo digitale. Essere fluenti negli stili di comunicazione sia analogici che digitali è un'abilità chiave per i leader di oggi. Consultare i colleghi millennial anziani è un ottimo modo per affinare la fluidità in modo da poter soddisfare le esigenze di tutti.
Conosci SHEIN? Mai sentita nominare? È l’ecommerce della Generazione Z
Shein (pronunciato She In) è la società di e-commerce in più rapida crescita al mondo. Ha generato entrate per quasi $10 miliardi nel 2020 ed è cresciuta di oltre il 100% in ciascuno degli ultimi otto anni. L'azienda ha sede in Cina, ma non vende sul mercato locale perché si è concentrata completamente sull'estero. Shein, infatti, vende in quasi tutti gli altri principali mercati del mondo, con l’eccezione dell'India, dove è stata bandita insieme a TikTok.
Se non avete mai sentito nominare Shein, ecco alcuni dati per presentarla:
Shein è al primo posto nella categoria Shopping dell'App Store iOS per 56 paesi e ha un posto tra i primi 5 per 124, su un totale di 174.
Da metà febbraio, Shein ha visto una crescita ininterrotta fino ad essere la seconda app per lo shopping negli Stati Uniti, dopo Amazon.
Il sito web di Shein è al primo posto nel mondo per traffico web nella categoria moda e abbigliamento, secondo SimilarWeb, precedendo i nomi noti come Nike, Zara, Macys, Lululemon e Adidas.
La durata media di una visita al sito è stimata in 8 minuti e 36 secondi, superiore a quella di tutti i principali marchi di moda statunitensi.
Un recente rapporto affermava che Shein era il marchio più discusso su TikTok nel 2020.
Shein viene paragonata a marchi fast fashion o ultra fast fashion come Zara, H&M, Fashion Nova o ASOS, ma questo confronto non è così vero perché… va più veloce. Sta essenzialmente definendo la propria categoria, che è stata denominata Real-Time Retail.
Nel gennaio 2019, Shein ha raccolto $ 500 milioni da Sequoia China e Tiger Global con una valutazione di $ 5 miliardi. Nell'agosto 2020, ha raccolto un importo non divulgato da un investitore non divulgato con una valutazione di $ 15 miliardi.
Qual sono i segreti di Shein?
Sicuramente la capacità di coprire estetiche adatte alle varie regioni del mondo con una incredibile capacità di generare turnover e rinnovare continuamente il vasto assortimento, producendo quasi in tempo reale.
Non sto scherzando!
💥 La supply chain di Shein è completamente integrata, dal sito al produttore. In pratica Shein porta in produzione un capo con pochi pezzi, lo mette sul sito e sfruttando un algoritmo tipo TikTok, rileva in tempo reale il gradimento del pubblico su quel capo e modifica di conseguenza l’ordine di produzione che arriva, praticamente instantaneamente, al produttore che quindi produce sulla base del pubblico interessato all’articolo. Impressionante, vero?
Shein non ha uno stile. Non cerca di imporre il suo gusto ai consumatori globali. Non ha nemmeno un gusto. È uno specchio che riflette lo stile attuale di ogni paese, in tempo reale, sulla base dei soli dati. Rimanere generici, senza storia e senza nazione gli consente di proiettare qualsiasi immagine sia necessaria al momento sul suo esercito di influencer locali in tutto il mondo.
Un altro tema interessante è che sono fortissimi nell’e-commerce via app. Negli Stati Uniti molto e-commerce avviene ancora nel browser. In Cina, invece, l'e-commerce è fortemente orientato alle app mobili native.
👉 Ma guarda caso, il gruppo demografico a cui Shein si rivolge è la giovane Gen-Z ossessionata dai dispositivi mobili. Shein è stata in grado di fare qualcosa di molto difficile per qualsiasi marchio: è stata in grado di spingere anche gli acquirenti occidentali a utilizzare la sua app anziché il suo sito Web, spostando la battaglia su un terreno in cui i cinesi hanno un vantaggio: l'e-commerce di app mobili native.
Su questo terreno, aziende come Zara o H&M non riescono a competere.
I numeri lo confermano: Shein ha una percentuale di traffico di app molto più alta rispetto a qualsiasi altro concorrente americano.
Questo è il flywheel di Shein. Shein è riuscita ad attingere da un gigante come Apple e Amazon per costruire il suo vantaggio competitivo. Controlla la supply chain come solo Apple sa fare, poi costruisce un marchio forte e amato dal target di riferimento, ma a sceglie di posizionarsi su prezzi molto bassi e concorrenziali, ispirandosi ad Amazon. Sembra un paradosso, ma Shein dimostra che si può fare. Il problema (per i concorrenti!) è che il volano funziona bene e il numero di clienti dimostra che il successo è ben tangibile.
Shein inizia con l'analisi del web per estrarre le tendenze della moda, poi analizza i dati dell’app in tempo reale e capisce cosa vogliono i consumatori. Successivamente fornisce questi dati al team interno di progettazione e prototipazione, che è capace di portare un prodotto dal tavolo da disegno, alla produzione e all’app in appena tre giorni. Generalmente inizia con lotti piccoli, circa 10 articoli, e poi aggiusta la produzione sulla base dei dati effettivi. Una volta che un prodotto è attivo sull’app, Shein legge i dati in tempo reale e ne regola automaticamente la produzione. Lo fa con decine di migliaia di nuovi SKU ogni giorno.
Shein è riuscita a collegare direttamente la fabbrica al consumatore senza la necessità dell'intervento umano.
Tutto questo - previsione della domanda, iterazione rapida, piccoli lotti - significano che Shein elimina gli sprechi ed è in grado di offrire prezzi bassi su articoli di qualità e alla moda.
Ma la chiave del successo di Shein sono stati gli influencer e gli UGC. È qui che il volano di Shein diventa impressionante. Poiché i prezzi di Shein sono così bassi, gli utenti possono permettersi di acquistare molti articoli e sono incentivati a metterli in evidenza nei loro video su YouTube o TikTok (cercate shein addicted), in questo modo si attirano nuovi utenti che scoprono Shein a loro volta e iniziano a fare acquisti.
Questo garantisce bassi costi di acquisizione dei clienti (CAC). LatePost ha sottolineato che uno dei primi concorrenti di Shein, ChoiES, è rimasto indietro perché ha dovuto spendere il 25-30% delle entrate per acquisire clienti, mentre Shein ha speso solo il 15-20%, dando all'azienda la possibilità di generare margini di profitto più elevati.
La forte domanda riavvia così il volano: più utenti significa più dati e più volume, il che significa decisioni più intelligenti e prezzi più bassi, che portano a una migliore esperienza utente, una maggiore fidelizzazione e la capacità di continuare a spendere in modo aggressivo per acquisire clienti.
Il margine di profitto, insieme alle centinaia di milioni di dollari VC, significa più soldi da investire nell'assunzione di ingegneri ed esperti di machine learning per rafforzare la macchina, il che significa migliori previsioni, più scelta, prezzi più bassi e più dipendenza.
Brava Shein!
Qualche news interessante
Ecco una piccola selezione di notizie trovate in rete che mi sono sembrate molto interessanti:
In una recente intervista, Elon Musk ha affermato che il linguaggio umano potrebbe finire entro cinque o dieci anni, sottintendendo che con l'innovazione del chip cerebrale che l'azienda sta sviluppando, gli esseri umani non dovranno più parlare usando le lingue tradizionali.
👉 ApprofondisciFilippo Conforti racconta l'incredibile vicenda di Commerce Layer, piattaforma d'avanguardia per il mercato dell'e-commerce, e spiega come è riuscito a raccogliere 22 milioni di dollari in totale senza lasciare (per ora) l'Italia.
👉 ApprofondisciVi siete mai chiesti perché spesso Apple sembra in ritardo con le innovazioni tecnologiche? Marques Brownlee spiega che i team di Apple hanno semplicemente un obiettivo diverso da quello di aziende come Google. Finora ha funzionato.
👉 Approfondisci
Il libro della settimana: Antifragile
Questo libro offre una nuova visione del mondo. La chiave di tutto è l'antifragilità. L'incertezza non è solo una fonte di pericoli da cui difendersi: possiamo trarre vantaggio dalla volatilità e dal disordine, persino dagli errori, ed essere quindi antifragili. Attingendo da uno sconfinato repertorio Taleb è riuscito nel tentativo di creare una guida eclettica, scanzonata e iconoclasta per orientarsi in un mondo imprevedibile e dominato dal caos, il mondo del Cigno nero.
Nassim Nicholas Taleb - Antifragile
Lo strumento della settimana: Synthesia
Ogni settimana scandaglio il web per trovare i tool più interessanti, ma questa volta credo di essermi superato. Vi presento Synthesia, un sito con il quale si possono fare dei video a partire da un testo scritto! Come è possibile?
In pratica, voi caricate il testo, scegliete l’attore virtuale che lo interpreta e potete produrre il video con una perfetta simulazione realistica ottenuta grazie all’AI.
Se non è impressionante questo…
Purtroppo non mi pare ci siano piani free per iniziare ma se avete bisogno di una persona che parla in un video, questa potrebbe essere la vostra risorsa. Fate un giro anche solo per vedere cosa può fare, ci sono molti esempi.
Buon divertimento!
YouTube - 6 lezioni di management da Sun Tzu
Sembra strano, ma dopo 2500 anni “l’arte della guerra” può ancora darci numerosi insegnamenti. Ecco sei lezioni che ho tratto dalla lettura di questo libro.
This is the end, my friend
Anche per questa settimana finisce qui. Mi raccomando, siate curiosi, fatevi domande e commentate liberamente. Mi aiuterete a migliorare. Sono a vostra disposizione per approfondire qualche tema o discutere di progetti nella vostra azienda.
Giacomo
Per chi ha Gmail
Evita che queste email finiscano nella posta indesiderata spostanddo questa e-mail nella tab principale e poi aggiungi l'indirizzo gmpicks@substack.com ai tuoi contatti.
Se questa newsletter ti ha incuriosito prova a dare un’occhiata ai numeri precedenti.
Ti è piaciuta veramente tanto? Pagami un caffè. 😎
Rimaniamo in contatto, mi potete trovare qui:
🌍 Website www.giacomomelani.com
📸 Instagram (@gmelani) www.instagram.com/gmelani
✅ Linkedin www.linkedin.com/in/giacomome...
🐦 Twitter https://twitter.com/gmelani
🎥 YouTube https://www.youtube.com/giacomomelani