Oggi parliamo di un elemento chiave per il successo di ogni strategia, elemento che troppo spesso è trascurato dai vertici aziendali: le persone del team. Poi parleremo del business emergente degli abbonamenti alle piattaforme di contenuti.
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Buona lettura!
Il vero segreto di una strategia vincente: le persone
Quando si parla di strategia vengono spesso in mente progetti faraonici, budget importanti e consulenti impegnati costantemente nel produrre dati, grafici e relazioni.
Uno degli aspetti meno “gestiti” della strategia è la fase di implementazione e un momento particolarmente delicato è la necessaria fase di riorganizzazione perché, ricordiamolo, il futuro non si colloca nei contenitori del passato.
Come citato nel titolo, il vero segreto di una strategia sono le persone. Le persone di cui parliamo quando trattiamo la strategia sono di due tipi: le persone nel mercato (clienti e prospect) e le persone nell’azienda (il team di collaboratori). Oggi ci concentriamo sul team.
Una strategia non sarà implementata correttamente e quindi non funzionerà se non si prevede anche il cambiamento delle persone e l’accompagnamento del team verso il nuovo modello. Questo perché dobbiamo ricordarci che le aziende non sono solo processi, tecnologie ecc, ma sono anche… e direi, soprattutto, persone.
💥 Molte strategie mediocri sono state eseguite in modo eccellente grazie a team molto motivati, allo stesso tempo strategie eccellenti sulla carta sono miseramente naufragate perché non applicate correttamente dalle persone.
Troppo spesso invece, i vertici aziendali non si rendono conto di quanto le persone siano importanti in questi processi, anzi tutto sembra sempre facile sulla carta fino a che le persone non si mettono in mezzo.
Tutti hanno un piano finché non vengono presi a pugni in faccia.
Mike Tyson
Dire alle persone che bisogna cambiare solo perché il cambiamento è positivo, oppure perché altrimenti rischiano il lavoro non è una buona idea, raramente funziona nel breve periodo e probabilmente fallirà appena esaurita la minaccia.
Dobbiamo dare un significato forte alla nostra strategia, una motivazione plausibile affinché tutti concorrano alla sua realizzazione. È necessario ripartire dai valori dell’azienda per creare una motivazione forte e duratura. Se non riusciremo in questo intento, le persone semplicemente andranno avanti e faranno quello che gli è chiesto, … fino all’arrivo di un nuovo manager. Ho avuto esperiena di numerose aziende che sono passate di strategia in strategia, senza che non si realizzasse mai niente di veramente concreto, perché le persone “non si applicavano” ma si lasciano scorrerre addosso la strategia, continuando a fare sempre le stesse cose e operando solo per la gestione quotidiana e evitando accuratamente qualsiasi cambiamento.
👉 La vera chiave di una strategia ben eseguita risiede nell’unica vera trasformazione necessaria: cambiare mentalità e comportamenti delle persone che lavorano in azienda.
Ecco perché sono importanti le strategie di implementazione, ovvero quelle che permettono di “tirare” a bordo le persone. Come si fa? Oltre a ripartire dai valori, il vertice aziendale deve porsi tre domande e soprattutto prepararsi tre risposte:
Perché le modifiche previste dalla strategia sono utili per la crescita della carriera personale del team? Capire che il cambiamento è un miglioramento per tutti, anche per la propria carriera è essenziale.
Ci sono incentivi monetari o di altro tipo al cambiamento? Sapere che l’azienda ritiene il cambiamento così importante da investire in appositi incentivi è fondamentale per le persone. Non è un “armiamoci e partite”.
È prevista la necessaria formazione? Quando e dove verrà fornita per aiutarl ad apprendere le nuove competenze necessarie? Se il team deve cambiare deve essere messo in grado di farlo. Anche questo è un segnale importante che può aiutare al successo dell’iniziativa
Sono tre punti che sembrano banali, ma sono essenziali per le persone. Se poi il vertice può dare l’esempio, ancora meglio. Ricordiamoci che un'organizzazione cambia e cresce quando le persone al suo interno cambiano e crescono.
Concludo questo spunto ricordando che:
👉 Un forte team aziendale che collabora efficacemente diventa oggi un vantaggio competitivo essenziale.
Che ne pensi? Ti sei mai trovato in questa situazione? Come hai agito?
Parliamone nei commenti!
Benvenuti nella Content Creator Economy
Fino a qualche tempo fa si diceve “content is king”, ma ad essere più precisi dovremmo dire “content is money”. Si perché nella spasmodica ricerca di nuovi contenuti, chi li realizza si trova in una situazione di grande vantaggio.
Siamo invasi di contenuti di tutti i tipi, basta aprire un qualsiasi social per leggere di tutto, in questo caos emergono alcuni che riescono a differenziarsi e costruirsi un pubblico. E fin qui tutto normale.
Ora però succede che se hai un pubblico che ti segue, allora quel pubblico usa il social nel quale sei presente, guarda i tuoi video o legge i tuoi post e vede la pubblicità che passa il network. E il network cede parte dei ricavi al creator, permettendo così di raggiungere anche guadagni importanti. Ci sono Youtuber che fattorano al mese quanto noti professionisti, alcuni di questi sono diventati dei personaggi molto popolari e, di conseguenza, delle macchine da soldi.
👉 Ed eccoci al prossimo step: pagare per accedere a contenuti esclusivi e di qualità.
Sembra ovvio ma nel web, dove le persone sono abituate ad avere tutto gratis, è una rivoluzione. Sono sempre di più, infatti, le piattaforme che, in cambio dell’esclusiva dei contenuti, offrono un pagamento agli autori.
Uno dei più famosi è Patreon, dove è necessario iscriversi e pagare una quota (a partire da 5$) per ogni persona che si intende seguire.
Il mondo dei videogiochi è ben rappresentato da Twitch (se non lo sapete è di Amazon), dove le persone si abbonano al canale del proprio gamer preferito (che riceve il 50% della sottoscrizione) per vederlo giocare e poter “apprendere” l’arte del gioco grazie anche a trucchi e segreti svelati dal gamer.
Da qui al merchandising è un passo, anzi un colpo di click, naturalmente venduto su Amazon.
Per i testi scritti possiamo citare Medium che paga per gli articoli letti dai propri abbonati e Substack, il sito sul quale è appoggiata questa newsletter e che dà ai suoi autori il 90% del ricavato (se la newsletter è a pagamento, ovviamente).
Tanto per farvi un esempio, i suoi 10 contributor maggiori totalizzano, insieme, 15 milioni di dollari di ricavato all’anno. Impressionante, no? Non a caso Substack è uno dei sistemi preferiti da giornalisti e scrittori che hanno un pubblico estero e che possono così “monetizzare” i propri contenuti grazie agli abbonamenti.
E voi? Sareste disposti a pagare una piccola cifra in cambio di contenuti esclusivi e selezionati? Scrivetelo nei commenti, sono curioso!
Qualche news interessante
Ecco una piccola selezione di notizie trovate in rete che mi sono sembrate molto interessanti:
Perché si parla di crisi di microchip e perché potrebbe durare due anni. La carenza di microchip che sta mettendo in apprensione molti comparti industriali potrebbe durare almeno altri due anni. L’allarme arriva da Jim Whitehurst, presidente di IBM.
👉 ApprofondisciSpaceX ce l’ha fatta: Starship è atterrata correttamente. La quinta volta è quella buona. SpaceX ha portato a termine il lancio dell’astronave SN15, che è atterrata con successo, superando una sfida chiave per la costruzione un razzo per Marte completamente riutilizzabile.
👉 ApprofondisciBose entra nel mercato degli apparecchi acustici, con un prodotto innovativo e che potrebbe portare ad una disruption nel mercato: non ha bisogno di prescrizione medica e può essere venduto direttamente al cliente finale. Può nascere un nuovo modello di business? Come dico sempre, state attenti ai potenziali nuovi entranti, la tecnologia facilita enormemente queste situazioni.
👉 Approfondisci
Il libro della settimana
L’ottimo Gianluca Diegoli ha scritto recentemente un bel libro sul marketing. Con il suo stile semplice e diretto “ci mostra le tecniche e i meccanismi con cui lui e i suoi compari cercano di venderci qualsiasi cosa, spiegandoci anche perché spesso, alla fine, ci riescono.”
Un libro ricco di esempi e utile a tutti, non soltanto a chi si occupa di marketing. Vi consiglio di leggerlo, mi ringrazierete per come vi aiuterà a vedere il business in modo diverso.
Gianluca Diegoli - Svuota il carrello
Lo strumento: Wolfram Alpha
Non è un sito nuovo, ma purtoppo è ancora poco conosciuto. È un potentissimo motore di ricerca supportato dall’intelligenza aritficiale. Wolfram|Alpha è un motore computazionale che interpreta le ricerche e propone una risposta invece che offrire una lista di collegamenti ai siti web. L'ideatore di questa meraviglia è il matematico britannico Stephen Wolfram, molto conosciuto nell’ambiente scientifico per aver sviluppato il software Mathematica.
E’ molto potente soprattutto (ovvio, visto il fondatore) per interrogazioni di tipo statistico-matematiche. Vi consiglio di farci un giro, lo troverete molto utile! Sul sito ci sono anche numerosi esempi di utilizzo.
Quote
In questo periodo così turbolento è difficile fare programmi, progettare strategie e costruire per il futuro. Ma è proprio adesso che è necessario saper costruire in modo nuovo, in linea con lo spirito del tempo. Jorge Luis Borges ci viene in aiuto per capire come fare.
Nulla è costruito sulla pietra; tutto è costruito sulla sabbia, ma dobbiamo costruire come se la sabbia fosse pietra.
Jorge Luis Borges
YouTube - Cosa sono i Jobs to be done?
Che cosa sono i Jobs To Be Done? Ma soprattuto, perché sono così importanti?
Il Job to be done è una teoria elaborata da Clayton Christensen, professore della Harvard Business School, secondo cui un utente acquista un prodotto o un servizio per risolvere un’esigenza specifica, per fare un “lavoro” e, come dico nel video, per raggiungere un obiettivo.
Saper comprendere i Job to be done aiuta a progettare prodotti e servizi migliori, proposte di valore efficaci e strategie vincenti.
In questo video provo a spiegarli illustrando anche il celebre caso del Milkshake di Mc Donald's raccontato proprio da Christensen per spiegare la teoria.
Se vuoi scoprire qualcosa in più su questo tema, ti consiglio questo libro:
"The Jobs to Be Done Playbook: Align Your Markets, Organizations, and Strategy Around Customer Needs" 👉 https://amzn.to/3ohuGOd
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This is the end, my friend
Anche per questa settimana finisce qui. Mi raccomando, siate curiosi, fatevi domande e commentate liberamente. Mi aiuterete a migliorare.
Giacomo
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